Come capire se il tuo cane si lecca le zampe a causa dell’allergia? La risposta della nota veterinaria nutrizionista.
Un’abitudine tipica dei cani è quella di leccarsi le zampe. Ciò succede per motivi fisiologici o comportamentali. Spesso, questi sono innocui e non problematici: lo può fare, ad esempio, per mantenere la pulizia o per alleviare piccoli traumi sfruttando le proprietà antibatteriche della saliva. Tuttavia, un leccamento frequente può nascondere fastidi o disturbi più seri. Tra le cause più comuni, però, vi sono anche la presenza di parassiti come pulci o acari, il dolore fisico dovuto a ferite o problemi articolari e il disagio emotivo legato a noia, stress o ansia. Alcuni cani sviluppano questo comportamento per cercare sollievo da infiammazioni cutanee, dermatiti o infezioni fungine, mentre altri reagiscono a stimoli ambientali come il contatto con detergenti, sale o superfici irritanti. Quando il gesto diventa ripetitivo e insistente, inoltre, questo può indicare anche un’allergia alimentare.
A rivelarlo, è stata una nota esperta di animali, e cioè la veterinaria e nutrizionista Alice Chierichetti. In particolare, l’esperta ha spiegato che i padroni dovrebbero preoccuparsi quando il leccamento diventa continuo: in questo caso, non è più un gesto innocuo, ma ha un motivo importante. Motivo che potrebbe essere l’allergia alimentare, in quanto le allergie alimentari non causano solo problemi intestinali, ma anche un forte prurito, che si manifesta in diverse parti del corpo, come le zampe.
Cosa fare per capire se il cane si lecca le zampe perché soffre di allergia
La prima cosa da fare, quando si nota che il cane si lecca continuamente le zampe, è non ignorare questa abitudine e consultare immediatamente un veterinario. Lo specialista potrà, in effetti, capire qual è la causa, e se questa è di natura allergica, fisica o comportamentale. Inoltre, per capire a quale alimento i cani sono allergici, la dottoressa Chierichetti ha suggerito di fare un trial allergico. Il trial allergico consiste in un percorso alimentare controllato volto a individuare l’origine dell’allergia. In particolare, si tratta di una dieta di eliminazione che serve a riconoscere una fonte proteica ben tollerata, capace di ridurre infiammazione e sintomi cutanei. Il protocollo, secondo l’esperta, può basarsi su una dieta casalinga o commerciale monoproteica, su alimenti idrolizzati o su combinazioni equilibrate tra le due tipologie, ma sempre sotto stretta supervisione professionale.

Non esiste, infatti, una proteina ipoallergenica universale, poiché ogni cane reagisce in modo diverso. Il periodo di osservazione richiede tempo e costanza, con una durata media di cinque o sei settimane, talvolta anche più lunga. Durante questa fase, è essenziale non introdurre altri alimenti o snack, per non compromettere il risultato. La dottoressa consiglia inoltre integratori mirati per lenire il prurito, rinforzare la barriera cutanea e migliorare la salute intestinale, strettamente legata al benessere della pelle. Ribadiamo, infine, che l’intero processo deve essere seguito con rigore e sempre con il supporto di un veterinario nutrizionista, per essere corretto.
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