Idee per un meraviglioso e particolare weekend nelle Langhe, in Piemonte: cosa visitare a novembre e perché questa zona è meravigliosa nell’undicesimo mese dell’anno.
Le Langhe, situate nel cuore del Piemonte meridionale tra le province di Cuneo e Asti, rappresentano uno dei paesaggi collinari più affascinanti d’Italia. Famosa nel mondo per i vini pregiati, la cucina d’autore e l’armonia tra uomo e natura, questa terra custodisce un’anima autentica e raffinata. Le colline, disegnate da vigneti e borghi antichi, si estendono fino al Tanaro e al Belbo, con Alba come centro vitale e culturale. Dal 2014, il territorio è riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme a Roero e Monferrato, per i suoi paesaggi vitivinicoli e la loro perfetta integrazione con il lavoro umano. Il fascino delle Langhe nasce dalla bellezza dei suoi profili dolci, dai castelli che dominano le valli e dalle chiese affrescate che raccontano secoli di storia. Le cantine storiche aprono le porte ai visitatori, offrendo degustazioni dei celebri Barolo e Barbaresco, vini simbolo di eleganza e tradizione.
Tra i sapori più rappresentativi spiccano la nocciola “tonda gentile” e il celebre tartufo bianco d’Alba, protagonisti di una gastronomia di eccellenza che unisce semplicità e raffinatezza. Visitare le Langhe a novembre significa vivere un’atmosfera intima e avvolgente: le colline si tingono di tonalità calde, i borghi si animano per la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che continua fino ai primi giorni di dicembre, e il paesaggio regala uno spettacolo di foliage tra i vigneti. È il periodo ideale per chi cerca autenticità, silenzio e sapori autunnali. In ogni stagione, le Langhe restano un luogo capace di coniugare arte, natura e gusto, offrendo un’esperienza che incanta lo sguardo e nutre l’anima; ma nell’autunno inoltrato, questa zona offre davvero il meglio di sé.
Piemonte: l’itinerario per un weekend di novembre nelle Langhe
Per chi volesse visitare, dunque, questa zona nel mese di novembre, c’è un itinerario interessante, consigliato da Sara Meschieri, celebre travel creator di @occhiperdue. Il viaggio suggerito dall’esperta può iniziare da Coazzolo, dove una coloratissima Cappella del Moscato spicca tra i vigneti come un gioiello di arte contemporanea. Realizzata dall’artista David Tremlett, la piccola chiesa seicentesca colpisce per i colori vivaci che dialogano con il paesaggio autunnale e per la quiete che la circonda. Da qui si prosegue verso Neive, che è uno dei borghi più belli d’Italia. Neive colpisce per le sue case in pietra, le splendide chiese, le viuzze medievali e le piazze intime dove il tempo sembra fermarsi. Si tratta, inoltre, di una sosta ideale per un caffè o per scoprire piccole botteghe e locali tipici.

Nel pomeriggio, dopo una degustazione di vini in una cantina, l’itinerario conduce tra Neive, Barbaresco e Alba, cuore pulsante delle Langhe, dove le cantine storiche aprono le porte alle degustazioni di Barolo, Barbaresco e altri grandi vini. Poco distante sorge il Castello di Grinzane Cavour, antica dimora nobiliare che ospita il museo dedicato al territorio e un’enoteca regionale rinomata. La giornata si chiude ad Alba, città vivace e profumata di tartufo, dove si tiene la celebre Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. Tra bancarelle, mercati e ristoranti, è d’obbligo assaggiare i tajarin al tartufo, piatto simbolo della tradizione locale. Un piatto golosissimo, che in autunno merita davvero tanto.
La seconda giornata
Il secondo giorno è dedicato ai panorami. Il borgo di Barolo invita alla scoperta del Castello Falletti, sede del WiMu – Museo del Vino – e luogo di degustazioni indimenticabili. Poi si sale a La Morra, balcone naturale sulle colline UNESCO, dove il Belvedere regala una delle vedute più iconiche delle Langhe. L’ultima tappa è Barbaresco, con la sua torre panoramica e i mercatini autunnali legati al tartufo. La torre è alta ben 36 metri, ed è una struttura da visitare assolutamente. Un pranzo in osteria tipica conclude l’itinerario di Sara Meschieri, con piatti come agnolotti del plin, brasato al Barolo e battuta di Fassona, esaltati dai vini locali.
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