Umbria, arte sopraffina e natura incantata nello stesso borgo: qui c’è il santuario con il panorama migliore di tutti

Un borgo meraviglioso in Umbria, ed esattamente in provincia di Perugia, è Città di Castello: cosa vedere e perché merita una visita tra i mesi di ottobre e novembre.

In provincia di Perugia, c’è una città dal fascino incredibile. Parliamo di Città di Castello, comune di quasi 38.000 abitanti, che è tanto incantevole quanto, a detta dei travel creator Stefania Ferri e Fabio Ricciardi, di @travelife.it, sottovalutata. In effetti, Città di Castello custodisce tesori sorprendenti, come un duomo splendido, con un caratteristico campanile cilindrico romano. In questa località, è possibile vedere testimonianze culturali e artistiche risalenti a diversi periodi storici: dalle torri in pietra di origine medievale, ai palazzi nobiliari rinascimentali, qui c’è davvero tutto. Da visitare assolutamente, la Pinacoteca comunale, dove ci sono addirittura opere di Raffaello.

Ma qui non c’è solo arte: la città, infatti, è immersa nella natura. Essa è, in effetti, circondata dalle colline, e nei pressi si trova un santuario panoramico. Anch’esso circondato dalle colline, il Santuario della Madonna di Belvedere è tra i santuari con i panorami più belli d’Italia: visitarlo è come visitare un angolo incantato, dove l’arte e la natura convivono e si uniscono in maniera unica. Per tutti questi motivi, Città di Castello merita veramente di essere visitata.

Umbria: l’itinerario di due giorni presso il borgo di Città di Castello

Un weekend autunnale in Umbria, tra fine ottobre e inizio novembre, rappresenta uno dei momenti più suggestivi per scoprire Città di Castello e i suoi paesaggi. Le giornate ancora abbastanza miti e il foliage dorato dei boschi rendono il panorama incantevole, mentre sagre, mostre e feste enogastronomiche animano i borghi con profumi e sapori di stagione. È un itinerario che unisce arte, natura e gusto, offrendo un’autentica immersione nel cuore verde d’Italia. La prima tappa è proprio Città di Castello, elegante centro rinascimentale nella valle alta del Tevere. La Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio, con il suo campanile cilindrico romanico, domina un centro storico ricco di armonia e quiete.

Umbria borgo
L’itinerario dei travel creator di @travelife.it.

Poco distante si trovano Piazza Gabriotti, il Palazzo Comunale e la Torre Civica, testimonianze di un passato fiorente. Il Palazzo del Podestà, con le sue bifore gotiche, aggiunge un tocco scenografico al cuore urbano, mentre il Palazzo Vitelli alla Cannoniera custodisce preziosi dipinti rinascimentali. A sud, il Santuario della Madonna di Belvedere regala una vista suggestiva tra uliveti, mentre gli Ex Seccatoi del Tabacco, oggi Fondazione Burri, ospitano le opere materiche del grande artista tifernate. In questo periodo, la città si accende con la Mostra del Tartufo Bianco Pregiato, che trasforma il centro in un vivace mercato di aromi e tradizioni.

La seconda giornata

Il secondo giorno è dedicato ai dintorni, dove la natura e l’arte dialogano con eleganza. A pochi chilometri, San Giustino custodisce il raffinato Castello Bufalini, circondato da un giardino all’italiana e da un piccolo labirinto verde. Poco oltre, la Villa Montesca, immersa in un parco all’inglese, conserva la memoria dei baroni Franchetti, sostenitori delle scuole Montessori. Sulla collina si erge il Santuario di Canoscio, luogo di pace e panorami, mentre la Pieve di Saddi, tra le più antiche della zona, conserva affreschi quattrocenteschi di intensa spiritualità. Chi preferisce camminare può esplorare il Parco delle Terme di Fontecchio, tra tigli e aceri secolari, o seguire il sentiero del Tevere, ideale per una pausa nella quiete.

Poco lontano si trovano tre borghi di rara bellezza: Montone, con la “Festa del Bosco” che celebra l’autunno; Citerna, da cui si ammira l’intera Alta Valle del Tevere. E anche Anghiari, appena oltre il confine toscano, sospeso tra storia e leggenda. In questa stagione, l’Umbria assume i toni di un quadro vivente: colline di olivi e vigneti, castagneti e querce dai colori caldi, un paesaggio che invita alla lentezza. Eventi come Frantoi Aperti e le feste dei borghi rinnovano il legame tra natura e tradizione, offrendo esperienze autentiche e conviviali. Ottobre e novembre sono i mesi ideali per cogliere la bellezza più intima di questa regione, dove l’arte incontra il silenzio dei boschi e il profumo dell’olio nuovo racconta la vera anima umbra.