Non è un fiordo della Norvegia, ma si trova in Lazio: ecco uno dei percorsi più affascinanti, e con una delle viste più spettacolari d’Italia.
Per chi avesse intenzione di dedicare un weekend al trekking, c’è un percorso in Lazio che merita assolutamente di essere intrapreso. Si trova, in particolare, in provincia di Rieti. A suggerirlo, è stato un noto travel creator, e cioè Lorenzo Maddalena. Questo percorso inizia ad Ascrea, uno stupendo borgo di poco più di 200 abitanti, e arriva alla vetta del Monte Navegna. Lì, si potrà assistere a uno dei più grandi spettacoli che ci siano nel nostro Paese: un panorama sull’incredibile lago del Turano. Il panorama è così bello, che sembra di vedere un fiordo o un lago della Norvegia: l’acqua è limpida, e le porzioni di terra sono disposte in maniera non dissimile da quelle che si vedono nell’affascinante Paese del Nord Europa. Il percorso parte dalla coordinata ‘42.1960202, 12.9968920‘, e lì bisognerà intraprendere il sentiero 334.
Da subito, inizierà un tratto in salita piuttosto faticoso. Nonostante sia faticoso, il percorso vale assolutamente la pena. Per fortuna, è proprio la prima parte quella più faticosa, anche se il sentiero resta impegnativo. Seguendo i segnali, e proseguendo per diversi chilometri, si arriverà fino alle forche, dove sarà possibile fare una sosta e rinfrescarsi. Da qui, inizierà il sentiero 323 (Ex 333) e lì si potrà arrivare a Colle Mogaro: la vista, già da Colle Mogaro, è unica e meravigliosa. Il percorso può terminare anche qui, dato che la vista è a dir poco pazzesca. Per chi volesse proseguire, poi, c’è un sentiero ripido e scoperto, dove sarà possibile vedere anche cavalli e tante mucche. Terminata quest’ultima parte, si arriva alla vetta del Monte Navegna: lì, l’esperto suggerisce di mangiare e rilassarsi, prima di riscendere.
Lazio, un weekend tra il monte Navegna e la provincia di Rieti: dai borghi tipici al panorama che ricorda la Norvegia
Per affrontare questo percorso, il travel creator ha impiegato circa 6 ore: dalle ore 9.00 alle ore 15.00. Per chi volesse trascorrere un weekend, tra ottobre e novembre, in questa meravigliosa zona, abbiamo un itinerario che prosegue, per due giorni, dopo il percorso appena illustrato. Dopo l’escursione che da Ascrea conduce alla vetta del Monte Navegna, l’itinerario autunnale nella provincia di Rieti prosegue tra borghi e panorami suggestivi, dove la quiete dei laghi incontra la pietra antica dei paesi. Nel pomeriggio, la tappa ideale è il Lago del Turano, un luogo in cui l’acqua riflette i toni caldi dell’autunno e il tempo sembra rallentare. Il borgo di Castel di Tora, adagiato su uno sperone roccioso, conserva un fascino intatto fatto di vicoli silenziosi, case in pietra e profumi di cucina locale.

Qui, tra le osterie affacciate sul lago, si possono gustare piatti come la polenta con salsiccia e funghi o la pasta con le noci, sapori semplici e profondamente legati alla tradizione sabina. Proseguendo verso Rocca Sinibalda, il paesaggio si apre su colline coperte di castagni e antichi ulivi. Il suo Castello delle Metamorfosi, costruito nel Rinascimento e restaurato con cura, unisce arte, architettura e leggenda. Le sale interne ospitano installazioni contemporanee e affreschi che evocano i miti della trasformazione, creando un dialogo affascinante tra passato e presente. Al calare della sera, le luci del borgo si riflettono sulle mura del castello, e l’atmosfera autunnale diventa quasi sospesa, intima e avvolgente.
La cena e la seconda giornata
Il pernottamento in un agriturismo tra Rocca Sinibalda e Collalto Sabino permette di immergersi nei profumi del bosco e nei ritmi lenti della campagna. La cena si consuma davanti al camino, con piatti a base di tartufo nero, legumi e miele, accompagnati da vino novello o olio fresco appena franto. È un momento di autentico ristoro, in armonia con la stagione e con la natura circostante.
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Il secondo giorno inizia nel borgo fortificato di Collalto Sabino, dove mura e torri medievali custodiscono una bellezza sobria e intatta. L’autunno tinge il paesaggio di rame e oro, e una semplice passeggiata tra i vicoli regala scorci di rara poesia. Il viaggio continua verso il Lago del Salto, specchio d’acqua circondato da colline boscose. Le sponde di Fiamignano offrono pace e panorami che invitano alla contemplazione. L’ultima tappa è il Santuario di Greccio, immerso tra i boschi sopra Rieti. Qui San Francesco d’Assisi realizzò il primo presepe vivente, e l’atmosfera rimane pervasa da un senso profondo di spiritualità. Con il profumo di legna nell’aria e la luce morbida del tramonto, il weekend si conclude tra silenzio, memoria e bellezza.