La curcuma è una spezia dal potente effetto antiossidante, ma da sola non ha l’effetto sperato: esperto rivela cosa aggiungere per massimizzare la sua potenza.
La curcuma, spezia dal colore dorato e dal profumo intenso, è originaria del Sud-Est asiatico ed è apprezzata per le sue qualità aromatiche e nutrizionali. Nella tradizione culinaria indiana e mediorientale è tra gli ingredienti più usati, soprattutto nella preparazione del curry. Può essere impiegata in polvere, ottenuta dalla radice essiccata, o fresca, dal colore arancio intenso e dal gusto simile allo zenzero. Dona sapore e tonalità vivaci a riso, zuppe, legumi, carni bianche e verdure, ma anche a impasti dolci e bevande come il “golden milk”. Dal punto di vista nutrizionale, la curcuma contiene circa 350 kcal per 100 grammi, ma ne basta una piccola quantità. È ricca di carboidrati complessi, fibre, proteine vegetali e minerali come ferro, potassio e magnesio, oltre a piccole dosi di vitamine del gruppo B e vitamina C.
Il suo composto più prezioso è la curcumina, un potente antiossidante e antinfiammatorio naturale. Tradizionalmente impiegata nella medicina ayurvedica, la curcuma favorisce la digestione, la funzionalità epatica e il benessere articolare. Tuttavia, dosi eccessive possono causare irritazioni gastriche. È, dunque, importante dosarla correttamente. Inoltre, è fondamentale associarla a un’altra spezia, per massimizzarne le proprietà.
Curcuma: aggiungi questa spezia per un effetto formidabile
A rivelarlo, è stato un noto esperto di nutrizione e alimentazione, il nutrizionista Daniele Basta. In particolare, l’esperto ha spiegato che la curcumina, molecola antiossidante e antinfiammatoria contenuta nella curcuma, viene assorbita pochissimo da sola, ed è qui che entra in gioco il pepe nero. La piperina del pepe nero, infatti, aumenta fino a 20 volte l’assorbimento della curcumina. Citando diversi studi clinici, il nutrizionista spiega che la combinazione piperina e curcumina riduce i marker di infiammazione come la Proteina C reattiva, il TNF alfa, l’interleuchina-6 e i marker di stress ossidativo. In persone con sindrome metabolica o fegato grasso, inoltre, questa coppia ha persino migliorato glicemia, colesterolo LDL e alcuni enzimi epatici.

Per usare al meglio la curcuma, dunque, il dottor Daniele Basta suggerisce di abbinarla a un pizzico di pepe nero e a una piccola quota di grassi, come l’olio extravergine d’oliva, o anche dell’avocado. La curcumina è, infatti, liposolubile, e ha quindi bisogno dei grassi per essere assorbita dall’organismo umano. Ad esempio, dunque, la curcuma può essere usata per condire un curry di verdure, così come nelle zuppe o minestre di legumi: basta aggiungere dell’olio extravergine d’oliva e del pepe, oltre alla curcuma, per avere importanti effetti, anche a lungo termine. Per quanto riguarda gli integratori potenziati di curcumina, invece, l’esperto suggerisce di chiedere sempre consiglio al proprio medico curante, soprattutto se si assumono farmaci.
Visualizza questo post su Instagram