Un fisico spiega se le onde del router Wi-Fi possono essere in qualche modo pericolose, e dove conviene posizionarlo per stare più tranquilli
I router Wi-Fi rappresentano il cuore della connettività moderna, strumenti indispensabili per distribuire il segnale Internet senza l’uso di cavi. Nati come apparecchi tecnici per uffici, sono oggi centri di connessione intelligente in abitazioni, scuole e sistemi domotici. Il loro compito è instradare i dati, creare una rete locale, trasformare i segnali cablati in onde radio e garantire la sicurezza attraverso crittografia e password. In sostanza, agiscono come ponti invisibili tra la rete globale e i dispositivi domestici. I primi modelli risalgono agli anni Novanta, con lo standard IEEE 802.11. Da allora, le varie generazioni – fino all’attuale Wi-Fi 7 – hanno aumentato velocità, stabilità e capacità di gestione simultanea.
Oggi i router sono veri e propri dispositivi intelligenti, capaci di concentrarsi sui dispositivi attivi grazie al beamforming e di creare reti mesh che coprono anche grandi spazi. Dal punto di vista fisico, emettono onde elettromagnetiche non ionizzanti nella gamma delle microonde. Le onde operano su bande di 2,4, 5 e 6 GHz, con potenze di emissione bassissime, intorno a 0,1 watt, molto inferiori a quelle delle antenne cellulari. Come rivela un noto esperto di fisica, e cioè il professor Vincenzo Schettini, la natura di queste onde le rende sicure per l’esposizione.
Router Wi-Fi: il professore di fisica rivela se le onde sono pericolose per gli esseri umani
L’esposizione alle onde del Wi-Fi, dunque, non dovrebbe presentare rischi per gli esseri umani. L’esperto spiega, in effetti, che il Wi-Fi consente a più dispositivi di connettersi fra di loro e scambiare dati, ricevendo ed emettendo onde elettromagnetiche, e in particolare onde radio. Essendo onde non ionizzanti, le onde radio non possiedono energia sufficiente per interagire con la materia e indurre mutazioni nel DNA. Questa cosa, dunque, ci fa stare tranquilli. A maggior ragione, ci fa stare tranquilli in questo momento storico, grazie alle funzionalità dei router moderni: come spiegato dall’esperto, in effetti, i router moderni possono essere regolati, e l’emissione delle onde può essere ridotta o questi si possono programmare per spegnersi durante la notte, quando non viene utilizzata la connessione.

L’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, specifica che i livelli di esposizione ai comuni router sono di molto inferiori ai limiti raccomandati al livello internazionale e a quelli in vigore in Italia. Pertanto, dunque, anche l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che i router Wi-Fi non sono pericolosi. Dato che, però, le onde radio non ionizzanti sono comunque capaci di riscaldare la pelle, nel caso di un’esposizione intensa, e, viceversa, più queste onde sono distanti da noi, meno l’esposizione è intensa, proprio per essere tranquilli e sicuri al cento per cento, il fisico suggerisce di posizionarli in luoghi che non frequentiamo troppo, e che sono distanti da divani, sedie o letti, dove invece sostiamo per più tempo. Questa è, comunque, solo una precauzione in più, ma si è sempre sicuri.
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