In Lazio, c’è un borgo che ricorda l’isola di Pasqua per la presenza di un meraviglioso Moai: ecco dove si trova e l’itinerario per una gita di ottobre indimenticabile.
Nella provincia di Viterbo, c’è un comune di poco più di 5.000 abitanti, che può contare sulla presenza di una costruzione unica. Il comune in questione è Vitorchiano, e la costruzione unica è il Moai: una statua monolitica che ricorda quelle della splendida Isola di Pasqua. Situato ai piedi dei monti Cimini, il borgo di Vitorchiano vanta la presenza dell’unico Moai che si trova in Italia, per un motivo molto particolare. Come rivela Eleonora Giannetta di Trip on the road, una celebre travel blogger, undici indigeni dell’Isola di Pasqua scolpirono questo Moai all’interno di un progetto di gemellaggio culturale e di sensibilizzazione al restauro delle statue originali. Come spiega l’esperta, la pietra vulcanica tipica del borgo venne considerata la più adatta a costruire il Moai, e fu deciso di edificarlo proprio qui.
In particolare, il Moai è stato costruito nel 1990, con un grandissimo blocco di peperino trovato proprio in questo borgo. Ma Vitorchiano merita di essere visitata per tanti altri motivi. Tra i Borghi più belli d’Italia, Vitorchiano vanta la presenza di meravigliosi vicoli di origine medievale, archi in pietra unici nel loro genere e una vista mozzafiato sulla valle del Vezza e su tutta la Tuscia. Proprio per i colori che la natura circostante assume in autunno, suggeriamo una visita nel mese di ottobre.
Il Moai costruito dagli abitanti dell’isola di Pasqua e non solo: itinerario di ottobre in uno splendido borgo del Lazio
Un viaggio di due giorni tra Vitorchiano e la Tuscia offre un’esperienza ricca di storia, natura e gastronomia, ideale per un weekend autunnale tra fine ottobre e inizio novembre. In questa stagione, i boschi dei Monti Cimini si tingono di colori caldi, mentre i borghi medievali si mostrano nella loro atmosfera più autentica e silenziosa. Il percorso inizia nel cuore di Vitorchiano, borgo arroccato su una rupe di peperino che domina la valle del Fosso Acqua Fredda. Le sue case in pietra grigia, gli archi e le torri raccontano un Medioevo intatto. Tra i punti più suggestivi spiccano Porta Romana, la Torre dell’Orologio e la chiesa di Santa Maria Assunta, simboli dell’eleganza sobria dell’architettura viterbese. Passeggiando tra i vicoli, si percepisce la sensazione di trovarsi in un luogo sospeso nel tempo, dove la pietra e il silenzio creano un equilibrio raro.

Appena fuori dal borgo, l’attenzione si sposta sull’imponente Moai di Vitorchiano, un colosso di peperino alto sei metri. Fu scolpito nel 1990 da artisti Rapa Nui, in segno di amicizia tra l’Isola di Pasqua e l’Italia. L’opera, unica nel suo genere fuori da Rapa Nui, è oggi uno dei simboli più riconoscibili della Tuscia. La pausa pranzo può essere dedicata ai sapori locali, con pizze al forno a legna, pici al cinghiale e vini rossi dei colli viterbesi. Nel pomeriggio, una camminata lungo la Gola dell’Acqua Fredda regala scenari naturali di grande fascino, tra castagneti e faggi che si accendono di rosso e oro. La giornata può concludersi nel borgo, con una cena a base di funghi e tartufi e un pernottamento in un B&B.
La seconda giornata
Il secondo giorno è dedicato a Bomarzo, celebre per il Parco dei Mostri, un luogo carico di mistero rinascimentale. Le enormi sculture di creature mitologiche immerse nel verde creano un’atmosfera quasi onirica, amplificata dalle nebbie autunnali che avvolgono il bosco. Poco distante, il borgo di Bomarzo si arrampica su una rupe tufacea, offrendo dal castello Orsini un panorama che spazia fino alla valle del Tevere.
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Per il pranzo, le trattorie del centro propongono piatti autunnali come i lombrichelli al tartufo e l’agnello alla cacciatora, accompagnati da vini di Montefiascone. Il pomeriggio può proseguire con una visita a Bagnaia, dove Villa Lante incanta con i suoi giardini rinascimentali, oppure a Viterbo, la “città dei papi”, con le sue terme e il quartiere medievale di San Pellegrino. Questo itinerario nella Tuscia viterbese unisce arte, natura e tradizione, regalando un fine settimana di autentica bellezza nel cuore del Lazio più segreto.