Sean Connery interpreta Guglielmo da Baskerville nel film di Jean-Jacques Annaud, tratto da uno dei romanzi italiani più amati, nel nostro Paese e all’estero. Nel film che andrà in onda stasera in tv, c’è anche un giovanissimo Kim Rossi Stuart.
Questa sera andrà in onda un film con Sean Connery, un’opera che unisce il fascino del mistero medievale e la forza del pensiero critico: Il nome della rosa, diretto da Jean-Jacques Annaud, è uno dei titoli più celebri e apprezzati degli anni Ottanta. Tratto dall’iconico romanzo di Umberto Eco, è tra gli adattamenti più riusciti della letteratura italiana sul grande schermo. Con la sua atmosfera cupa, la tensione narrativa e l’accurata ricostruzione storica, il film riesce a restituire il cuore del capolavoro di Eco, fondendo thriller, filosofia e religione in un equilibrio raro nel cinema europeo.
L’opera, uscita nel 1986, porta sullo schermo la complessità del romanzo originale, che è stato tradotto in quasi cinquanta lingue e ha venduto milioni di copie nel mondo. Annaud sceglie di semplificare alcune parti teoriche, ma conserva il tono misterioso e la riflessione sulla conoscenza e sul potere che percorre l’intero racconto. L’ambientazione, un’abbazia benedettina immersa tra le nebbie del Nord Italia del 1327, diventa un autentico protagonista visivo, con i suoi corridoi oscuri e la biblioteca-labirinto che nasconde segreti inconfessabili.
Stasera in tv, Sean Connery in un film tratto da un amatissimo romanzo italiano
La vicenda si apre con l’arrivo del frate inglese Guglielmo da Baskerville e del suo giovane allievo Adso da Melk, giunti per assistere a una disputa teologica tra francescani e domenicani. Ben presto, la pace del convento viene turbata da una serie di omicidi inspiegabili. Guglielmo, dotato di grande acume logico e spirito razionale, si ritrova a indagare in un clima dominato da superstizione e paura, dove ogni segno sembra annunciare la presenza del demonio.
Mentre il frate cerca di interpretare gli indizi, Adso attraversa la propria crescita spirituale e affettiva, segnata dall’incontro con una giovane contadina che gli rivela la forza travolgente del desiderio. La trama intreccia con grande finezza la tensione del giallo e la riflessione morale. Il delitto non è solo un enigma da risolvere, ma anche un’occasione per interrogarsi sul rapporto tra fede e ragione, sulla censura del sapere e sul timore del potere ecclesiastico verso la libertà di pensiero.
Nel cuore del mistero si trova un libro proibito, simbolo di una conoscenza che può uccidere e che diventa metafora della fragilità umana di fronte al sapere assoluto. Il ruolo di Sean Connery rappresenta una delle interpretazioni più intense della sua carriera. Nei panni di Guglielmo da Baskerville, l’attore scozzese abbandona i panni del celebre agente segreto per incarnare un monaco arguto, ironico e profondamente umano, in equilibrio tra la logica e la compassione. La sua performance, premiata con il BAFTA come miglior attore, è uno dei cardini dell’intero film e ha contribuito in modo decisivo al suo successo mondiale.
Nel cast altri attori amatissimi, tra cui un giovanissimo Kim Rossi Stuart
Accanto a lui spicca Christian Slater, giovanissimo e sorprendente nel ruolo di Adso, capace di rendere con delicatezza il passaggio dall’ingenuità alla consapevolezza. Tra i volti più memorabili del cast figurano Ron Perlman, straordinario nel ruolo del monaco Salvatore, F. Murray Abraham come l’inquisitore Bernardo Gui e Michael Lonsdale nel ruolo dell’Abate. Da segnalare anche la presenza di Valentina Vargas e di un giovane Kim Rossi Stuart, allora agli inizi della carriera: l’attore, in effetti, aveva solo 17 anni quando ha preso parte al film. La regia di Annaud riesce a unire la tensione narrativa con una potente costruzione visiva. La fotografia, curata da Tonino Delli Colli, valorizza le luci fioche delle candele e i chiaroscuri delle pietre, restituendo la sensazione di un mondo dominato dal dubbio e dall’ombra.

Ogni inquadratura contribuisce a creare un’atmosfera di mistero che accompagna lo spettatore fino alla rivelazione finale, tanto tragica quanto inevitabile. Il nome della rosa resta, dunque, ancora oggi un film capace di affascinare per la sua profondità simbolica e per l’equilibrio tra il thriller investigativo e la riflessione filosofica. È una storia che parla di verità e menzogna, di potere e conoscenza, e che invita a riflettere sull’importanza del pensiero libero in un mondo dominato dalla paura. Il film “Il nome della rosa”, con Sean Connery e Christian Slater, sarà trasmesso questa sera, martedì 14 ottobre 2025, alle ore 21.10 su Rai 4 (Canale 21).