Integratori, questi 3 devi farli sciogliere davvero bene o altrimenti non funzionano: la rivelazione del farmacista

Alcuni integratori devono essere fatti sciogliere davvero bene, o altrimenti non funzionano: esperto rivela i tre integratori che, più di tutti, possono presentare problemi se non si fanno sciogliere.

Gli integratori alimentari sono prodotti studiati per completare la dieta, fornendo una concentrazione di nutrienti come vitamine, minerali, aminoacidi, acidi grassi, fibre ed estratti vegetali. Vengono impiegati per colmare carenze, sostenere l’energia, favorire il recupero muscolare, migliorare la salute del sistema immunitario, nervoso e scheletrico o mantenere il benessere della pelle. In ambito sportivo, composti come caffeina, beta-alanina, proteine in polvere e BCAA sono apprezzati per la loro capacità di aumentare la resistenza e accelerare il recupero. In altri casi, vitamine, minerali e probiotici sostengono la funzione digestiva e contrastano i segni della stanchezza, mentre omega-3, vitamina D, ferro, magnesio o collagene rispondono a esigenze specifiche legate a cuore, ossa, capelli o sonno.

I formati disponibili sono numerosi e pensati per adattarsi a diverse esigenze di assunzione. Le compresse e le capsule rappresentano la scelta più pratica, grazie al dosaggio preciso e alla facilità di trasporto. Le capsule molli, particolarmente adatte a sostanze liposolubili come la vitamina D, risultano facili da deglutire. Le gommose e le pastiglie sono pensate per chi fatica con le forme tradizionali, mentre liquidi e gocce permettono di modulare le dosi, risultando utili soprattutto per bambini e anziani. Gli integratori in polvere, infine, restano tra i formati più diffusi, poiché si prestano a dosaggi personalizzati e garantiscono un’ottima biodisponibilità, soprattutto se mescolate ad acqua, smoothie o yogurt. Infine, le bustine monodose offrono praticità a chi viaggia spesso. Tra le varie opzioni, le polveri, quindi, si confermano come la forma più versatile e popolare, grazie alla facilità d’uso e alla possibilità di adattare l’integrazione alle necessità quotidiane.

Integratori in polvere: quali bisogna far sciogliere benissimo

Per quanto pratici e flessibili, però, gli integratori in polvere necessitano di un’attenzione particolare: quella di farli sciogliere per bene nell’acqua, prima di assumerli. Gli integratori in polvere devono, infatti, essere sciolti accuratamente nell’acqua per garantire una migliore biodisponibilità e una digestione più rapida. Quando la polvere è ben disciolta, i nutrienti risultano subito disponibili per l’assorbimento, evitando che parte rimanga inattiva o venga eliminata senza beneficio. Una preparazione corretta migliora l’efficacia dell’integrazione, e rende la bevanda più gradevole al gusto, prevenendo grumi, residui e possibili fastidi al palato o allo stomaco. Nel caso di tre integratori particolari, poi, scioglierli bene è fondamentale, o altrimenti questi non avranno assolutamente efficacia.

Integratori sciogliere
Esperto rivela i tre integratori da far sciogliere bene. (Fonte: Instagram – @ilfarmacistaconsiglia.tv).

A rivelare quali, è un noto esperto di farmaci e salute, il dottor Stefano Briganti. Il primo integratore, spiega il farmacista, è il magnesio in polvere, che se non viene disciolto con attenzione può accentuare un effetto lassativo. Ovviamente, questo riduce anche il reale beneficio atteso. Un secondo caso riguarda la vitamina C effervescente, la quale, se assunta senza essere completamente sciolta, rischia di aumentare acidità e irritazioni gastriche. Rende, così, più fastidiosa l’assunzione. Infine, anche il NAC (N-Acetilcisteina), richiede una corretta solubilizzazione. In caso contrario, oltre al caratteristico odore e sapore sgradevole, si riduce notevolmente l’assorbimento e l’efficacia complessiva.

Ricordiamo che il NAC è disponibile sia come integratore (antiossidante), che come farmaco (fluidificante): in entrambi i casi, deve essere fatto sciogliere bene. In generale, dunque, l’esperto ricorda che se l’integratore è sotto forma di bustina, quindi, bisogna farla sciogliere per bene. E anche se si tratta di una compressa effervescente, essa deve essere fatta ‘frizzare’ adeguatamente.