In Piemonte, e in particolare in provincia di Alessandria, c’è un canyon selvaggio, che ricorda quelli del Perù, per la qualità dell’acqua e per la sua conformazione.
In provincia di Alessandria, in Piemonte, c’è un canyon, che ricorda, per la conformazione, per le sue rocce, per le acque incontaminate delle sue sorgenti e per la natura selvaggia, i canyon di Paesi come il Perù. Parliamo del canyon di Molare: un luogo incredibile, sebbene non sia molto conosciuto. A visitarlo, è stato un noto travel creator, e cioè Lorenzo Maddalena. L’esperto ha rivelato che è possibile parcheggiare prima di entrare, nei parcheggi appositi. Dopo aver imboccato un sentiero, bisognerà scendere sulle rocce e, dopo altri cinque minuti di cammino, si potrà raggiungere uno dei punti più sensazionali del posto.
Si troverà, infatti, un corso d’acqua meraviglioso, caratterizzato dalla purezza delle acque, dal silenzio e dalla natura selvaggia che circonda l’intera località. Un luogo che sembra appartenere a un Paese lontano, come ad esempio il canyon del Colca in Perù, ma che si trova a circa 50 chilometri da Alessandria e a poco più di 130 chilometri dal capoluogo di regione, Torino. Consigliamo di visitarlo nei prossimi giorni, in modo tale da approfittare delle temperature dei primi giorni d’autunno, ancora abbastanza miti e gradevoli. In questo modo, sarà possibile godersi al massimo l’esperienza. Un’esperienza che può impegnare anche una sola giornata.
Non è in Perù, ma in Piemonte: la gita al canyon di Molare (e non solo)
In questo articolo, però, inseriamo l’escursione del canyon di Molare all’interno di una gita di due giorni in provincia di Alessandria. Una gita pensata appositamente per un weekend del mese di ottobre. Un fine settimana autunnale nella provincia di Alessandria rappresenta l’occasione ideale per scoprire la varietà del territorio piemontese, unendo natura incontaminata, paesaggi suggestivi e tradizioni enogastronomiche. L’itinerario proposto si sviluppa in due giornate complementari: la prima dedicata al Canyon di Molare e al torrente Orba, la seconda immersa tra colline, vigneti e borghi del Monferrato, riconosciuto patrimonio UNESCO.

Il percorso prende avvio da Molare, borgo della Valle Orba che custodisce un fascino discreto. Da qui parte un sentiero ben segnalato, di difficoltà accessibile, che conduce verso le gole del canyon, località Madonna delle Rocche. Lungo il cammino la natura mostra scorci spettacolari: il torrente ha modellato il conglomerato creando piscine naturali, spiagge di sabbia e scenografie rocciose che in autunno si tingono di colori intensi. La luce che filtra tra gli alberi e i riflessi dell’acqua regalano atmosfere suggestive, rendendo la camminata un’esperienza tra relax e scoperta. Nei pressi si trova anche la storica diga di Molare, testimone di un passato di lavoro e di memoria.
Il pranzo può essere consumato sulle rive del torrente con un picnic, oppure nei ristoranti di Molare e Ovada, dove la cucina piemontese di stagione offre piatti di sostanza. Nel pomeriggio, la valle Orba regala altri scorci di pace, perfetti per chi ama fotografare il foliage o per chi desidera semplicemente sostare vicino alle piscine naturali. La serata si conclude con un pernottamento in agriturismo o in un B&B del Monferrato, immerso tra i vigneti, con la possibilità di gustare vini locali e specialità tipiche.
La seconda giornata
La seconda giornata porta nel cuore del Monferrato, dove colline e borghi offrono un mosaico di paesaggi che in ottobre raggiungono la loro massima bellezza. Nei dintorni di Casale Monferrato, Cella Monte, Rosignano o Camino, le vigne e i boschi si colorano di rosso, oro e arancio. Una passeggiata panoramica permette di apprezzare non solo la natura ma anche i centri storici inseriti tra i più belli d’Italia. Dai belvedere lo sguardo spazia fino all’orizzonte, mentre le visite alle cantine completano l’esperienza con degustazioni di Barbera, Grignolino e Cortese.
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Il pranzo si può consumare in trattoria o direttamente in cantina, con menù autunnali che valorizzano prodotti locali come tajarin, tartufi e funghi. Il pomeriggio invita a sostare in un castello del territorio, come quello di Uviglie, oppure a partecipare a sagre stagionali dedicate a vino, nocciole e tartufo. Una passeggiata tra i vigneti conclude il weekend, lasciando impressa l’immagine di un territorio che in autunno esprime il meglio di sé, tra avventura, piaceri della tavola e atmosfere di autentica bellezza.