Un’esperta veterinaria e nutrizionista degli animali rivela quattro alimenti che, pur essendo teoricamente commestibili, sarebbe conveniente non far mangiare mai ai propri cani e gatti: ecco i dettagli.
L’alimentazione di cani e gatti è un pilastro della loro salute e incide direttamente su benessere, longevità ed energia quotidiana. Una dieta corretta non solo previene malattie, ma contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e a migliorare l’aspetto del pelo. Le esigenze nutrizionali delle due specie, però, sono molto diverse. I gatti, carnivori obbligati, necessitano, in particolare, di elevate quantità di proteine animali e di elementi indispensabili come la taurina, senza i quali possono sviluppare gravi carenze. Errori nutrizionali o un’alimentazione squilibrata possono causare problemi seri, tra cui obesità, diabete, insufficienze renali e patologie cardiovascolari.
Ancora più pericolosi sono alcuni alimenti comuni nelle case, del tutto innocui per l’uomo, ma tossici o letali per gli animali. Il cioccolato e il cacao, per esempio, contengono teobromina, sostanza che può portare a intossicazioni gravi e perfino alla morte. Uva e uvetta possono provocare insufficienza renale acuta, mentre cipolla, aglio e scalogno causano la distruzione dei globuli rossi, anche se cotti. Altre sostanze rischiose sono lo xilitolo, dolcificante che scatena ipoglicemia e danni al fegato, l’avocado, le patate e i pomodori crudi ricchi di solanina, oltre a caffè, tè e alcol, tossici anche in dosi minime. Offrire avanzi della tavola o cibi pensati per l’uomo può sembrare un gesto affettuoso, ma rappresenta spesso un grave pericolo. Prestare attenzione a ciò che viene messo nella ciotola è, dunque, essenziale, perché basta un piccolo errore per compromettere la vita di cani e gatti.
I quattro alimenti che non bisognerebbe mai far mangiare ai propri cani e gatti: i consigli dell’esperta
Oltre agli alimenti prima citati, che non possono assolutamente essere somministrati ai propri cani e gatti, in quanto pericolosissimi e, praticamente, non commestibili per loro, vi sono anche altri alimenti particolari. Alimenti, cioè, che non sono ‘cattivi‘ in assoluto, ma che, pur essendo commestibili, sarebbe meglio non dare ai propri animali. Una nota esperta di animali e della loro nutrizione, la dottoressa Alice Chierichetti, ne ha citati quattro. Il primo è il gorgonzola: questo formaggio, infatti, contiene muffe che possono dare diarrea e vomito. Inoltre, il gorgonzola è un formaggio molto grasso e, pertanto, difficile da digerire.

Anche i wurstel non sono raccomandabili: essi, infatti, sono alimenti ultra processati e composti da carne di bassissima qualità, nonché molto calorici e ricchi di conservanti e di additivi. Il maiale crudo, invece, può trasmettere il virus di Aujeszky, che è letale per gli animali come i cani e i gatti: per questo motivo, si può acquistare, ma deve essere sempre cotto bene. Infine, il peperone crudo: pur non essendo tossico, è pesante e può provocare vomito e difficoltà digestive. Per questo motivo, è conveniente cuocere anche il peperone.
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