Conviene prendere in braccio i propri gatti, o è un comportamento che i mici non apprezzano particolarmente? Ecco cosa rivela una nota esperta.
Gli esseri umani hanno sviluppato nel tempo una serie di gesti e comportamenti per comunicare affetto a cani e gatti, adattando voce, postura ed espressioni al carattere delle due specie. Con il cane, il linguaggio della dolcezza passa spesso attraverso parole allegre, tono vivace e vezzeggiativi che trasmettono entusiasmo. Le carezze e i grattini dietro le orecchie diventano segnali di coinvolgimento emotivo, così come gli abbracci e il tempo condiviso durante passeggiate o giochi. Anche i sorrisi e le espressioni rilassate contribuiscono a rafforzare la fiducia, mentre le ricompense abbinate a gesti di approvazione creano un’associazione positiva che consolida il legame. Il gatto, invece, richiede un approccio diverso, più delicato e rispettoso. Una voce morbida e musicale, carezze lente lungo la schiena o sotto il mento e, soprattutto, il rispetto dei suoi spazi comunicano dolcezza senza invadenza.
Essere dolci con un gatto significa anche lasciargli la libertà di avvicinarsi, evitando di forzare il contatto. Le interazioni calme, gli occhi socchiusi e le posture tranquille favoriscono un’atmosfera serena, mentre la creazione di ambienti sicuri e accoglienti offre al felino un senso di comfort. Sia per i cani che per i gatti, quindi, la dolcezza umana rappresenta un segnale di fiducia e amore, rafforzando un rapporto interspecie che arricchisce entrambi. È importante, però, capire come esprimere la propria dolcezza e il proprio affetto in maniera tale da non infastidire i propri animali, e con i gatti, come già spiegato, bisogna adottare una cautela ancora maggiore.
Prendere in braccio i gatti: è un comportamento che apprezzano? Ecco la risposta dell’esperta
Uno dei comportamenti più classici dei padroni dei gatti e dei cani è quello di prenderli in braccio. Questo gesto, che per gli esseri umani è semplicemente un gesto d’affetto, può essere interpretato, però, male dagli animali, che potrebbero sentirsi spaventati. In particolare, per i gatti, una nota esperta di animali e consulente della relazione felina, e cioè la dottoressa Elena Angeli, ha spiegato che alcuni gatti apprezzano di essere presi in braccio, ma la maggior parte non lo sopporta. Questo, per svariate motivazioni: innanzitutto, i gatti non amano le interazioni e i contatti forzati, e soprattutto quelli che non hanno deciso loro. L’essere sollevati da terra e tenuti fermi, in particolare, viene vissuto come una perdita della loro libertà decisionale e di movimento.

Quando si tiene il gatto in collo, poi, il movimento delle braccia del padrone lo può far sentire braccato, e questa, per un predatore come un gatto, è una delle peggiori sensazioni che può sperimentare. Come già accennato, però, ogni gatto è diverso, e alcuni gatti possono apprezzare questo gesto: questa è la risposta inaspettata, dato che non c’è una risposta precisa. Ma come fare a capire se il proprio gatto apprezza essere preso in braccio? L’esperta spiega che basta guardare le sue reazioni: se, quando lo prendiamo in collo, si irrigidisce e si divincola, e chiede di scendere, anche con dei vocalizzi, dobbiamo rispettare il suo volere e non prenderlo più in braccio. Invece, se la sua muscolatura si rilassa e il gatto ci fa le fusa, allora si può continuare a tenerlo in braccio, sempre con delicatezza e senza forzarlo.
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