Cibi disidratati per cani: sì o no? Veterinario rivela quando conviene usarli

I cibi disidratati BARF per i cani sono un’alternativa valida alla dieta fresca? E quando conviene usarli? Ecco le risposte e la spiegazione del veterinario.

La dieta BARF per cani nasce con l’obiettivo di riprodurre il più fedelmente possibile l’alimentazione dei canidi selvatici. Si basa su alimenti freschi e crudi, con una netta prevalenza di carne, ossa, frattaglie e una parte minore di verdure e frutta. L’idea è fornire un regime biologicamente appropriato, privo di cereali, additivi e cibi industriali. Nella sua composizione tipica, circa l’80-90% degli alimenti è di origine animale e comprende carne muscolare, ossa polpose crude e organi interni. La parte restante, tra il 10 e il 20%, è vegetale e include ortaggi e frutta come carote, zucchine, mele o pere. Gli ingredienti vengono distribuiti nell’arco della settimana, variando le fonti proteiche per garantire equilibrio e varietà.

I sostenitori di questo regime evidenziano numerosi vantaggi. Tra questi figurano un miglioramento della salute generale, del pelo e della cute, denti più puliti grazie alla masticazione delle ossa, feci più compatte e ridotte, oltre a un sistema immunitario rafforzato. Molti cani appaiono più vitali e trovano questa dieta particolarmente appetibile rispetto alle crocchette industriali. Accanto agli alimenti freschi, esistono i cibi disidratati BARF, ottenuti privando carne, frutta o verdura della componente acquosa. Prima della somministrazione vengono reidratati e mantengono gran parte del valore nutrizionale, con fibre, vitamine e minerali utili. Offrono una soluzione pratica a chi condivide i principi della BARF ma dispone di meno tempo per gestire gli ingredienti freschi. Ma questi alimenti disidratati possono sostituire del tutto la dieta BARF classica?

Cibi disidratati BARF: veterinario spiega quando possono sostituire la dieta fresca classica

A dare la risposta a questa domanda, è stato un noto veterinario nutrizionista, il dottor Vittorio Vedove. In particolare, l’esperto ha spiegato che, pur essendo chiamati disidratati BARF, questi cibi mancano della componente principale della dieta BARF, e cioè l’acqua, e, soprattutto, il fatto che sia fresca. Dato che il prodotto non è fresco e si conserva su uno scaffale, non è paragonabile a una dieta fresca. I disidratati, dunque, non possono sostituire del tutto la dieta BARF, in quanto, se usati in maniera continuativa, possono creare troppa fame nel cane, perché non hanno un forte potere saziante.

Cibi disidratati cani
Va bene usarli, ma non per un uso continuativo. (Fonte: Instagram – @vittoriovet),

Ciò non significa che il veterinario non li consigli. L’esperto ha, infatti, rivelato che questi alimenti sono molto utili per quando si è fuori casa o in vacanza, e non si ha la possibilità di seguire correttamente la dieta BARF. Essi sono pratici, in quanto si conservano senza bisogno di frigorifero e, una volta aggiunta acqua, si trasformano rapidamente in un pasto completo. Mantengono, poi, soprattutto, un buon profilo nutrizionale, evitando allo stesso tempo le difficoltà legate al trasporto della carne cruda o alle limitazioni che spesso si incontrano in hotel e spostamenti.

Tuttavia, è importante ricordare che non tutti i prodotti disidratati sono equivalenti. L’esperto ha consigliato di scegliere, dunque, formulazioni bilanciate e certificate, in grado di garantire un apporto nutrizionale corretto e costante. Ha, invece, spiegato che sono da evitare le preparazioni artigianali prive di analisi nutrizionale, che non offrono la stessa sicurezza in termini di completezza e qualità. In questo modo, i disidratati BARF possono davvero rivelarsi un’opzione affidabile e funzionale, senza mai, però, rinunciare del tutto ai principi che caratterizzano questo regime alimentare: utilizziamo, quindì, i cibi disidratati BARF, ma con moderazione.