Cani e gatti, attenti a queste crocchette: veterinaria spiega perché possono causare problemi al cuore

Alcune crocchette potrebbero essere collegate a una maggiore possibilità di insorgenza di malattie cardiache nei cani e nei gatti: esperta spiega il motivo e a cosa bisogna fare attenzione.

Le crocchette per cani e gatti rappresentano oggi la base dell’alimentazione di molti animali domestici, grazie alla loro praticità, alla lunga conservazione e alla capacità di garantire un apporto completo di nutrienti. Questi alimenti secchi vengono studiati per coprire le diverse esigenze nutrizionali in base all’età, alla taglia e perfino alle condizioni di salute. Esistono, infatti, crocchette specifiche per cuccioli, adulti e anziani, così come varianti dedicate a razze piccole o grandi, versioni senza cereali o monoproteiche e persino formulazioni destinate ad animali con particolari problematiche cliniche. Anche i gatti dispongono di un’ampia gamma di prodotti, con soluzioni dedicate ai soggetti sterilizzati, agli esemplari anziani o ai cuccioli, oltre a ricette pensate per ridurre i boli di pelo o per gestire disturbi renali, urinari e metabolici. Dal punto di vista nutrizionale, le crocchette complete assicurano il corretto apporto di proteine, grassi, vitamine, fibre e minerali.

Le percentuali di questi elementi cambiano a seconda dello stile di vita e dell’età: i cuccioli, ad esempio, necessitano di un maggiore contenuto proteico, mentre gatti adulti o sterilizzati richiedono formulazioni con calorie e grassi più controllati per prevenire il sovrappeso. Un ruolo fondamentale è svolto dalla qualità degli ingredienti, che incide sia sulla digeribilità sia sulla salute a lungo termine. Il fattore gusto non è trascurabile: pollo, manzo, agnello, tonno o salmone sono tra i sapori più diffusi, ma esistono anche varianti con ingredienti alternativi, adatte ad animali sensibili. Alcune linee puntano su formulazioni naturali prive di aromi artificiali. Vi sono, poi, le crocchette grain free, e cioè realizzate senza cereali.

Cani e gatti, attenzione a queste crocchette: esperta rivela a cosa fare attenzione sull’etichetta

A proposito di crocchette grain free, nel 2018 la FDA americana – Food and Drug Administration ha difuso un avviso secondo cui avrebbe potuto esserci un collegamento tra le crocchette grain free e l’aumento della possibilità di insorgenza di una malattia cardiaca denominata cardiomiopatia dilatativa, o DCM. Tra gli effetti di questa malattia, è preoccupante la maggiore fatica che il cuore fa per pompare sangue. Presto, però, si è scoperto che il problema non è nella mancanza di cereali, e quindi nella crocchetta grain free in generale, ma nella composizione di ingredienti. Una nota veterinaria e nutrizionista, e cioè la dottoressa Alice Chierichetti, ha, infatti, spiegato che alcune di queste crocchette non facilitavano la produzione di taurina.

Cani e gatti crocchette
Il problema non è il grain free, ma le crocchette con troppe proteine vegetali: analizzate bene la composizione degli ingredienti. (Fonte: Instagram – @alice.nutrivet).

La taurina è un amminoacido essenziale per il cuore, e i cani e i gatti non la producono da soli. I cani la producono a partire da due precursori, e cioè la metionina e la cisteina, e i gatti hanno bisogno di riceverla già pronta. Molte crocchette grain free, spiega l’esperta, sono ricchi di proteine vegetali, come quelle delle lenticchie, dei piselli e della patata: proteine nutrienti, ma che non contengono taurina e che hanno pochissimi precursori di questo aminoacido. In più, possono anche ridurne l’assorbimento.

Attenzione alla composizione degli ingredienti

Il problema non è, dunque, nel grain free, ma nella composizione di ingredienti. Il consiglio è, dunque, sempre quello di fare attenzione agli ingredienti presenti nelle crocchette: se, tra i primi 3-4 ingredienti, si vedono i piselli, le lenticchie, i ceci e le loro proteine, potrebbe essere meglio evitarle, perché, probabilmente, ci potrebbero essere troppe proteine vegetali. Può essere utile chiedere consigli al proprio veterinario, che analizzerà la composizione di ingredienti delle varie crocchette, e saprà dire se c’è equilibrio tra proteine vegetali e nutrienti che apportano la taurina e i loro precursori, o se c’è bisogno di integrare queste ultime in altro modo.