Si può giocare con la palla in spiaggia? La risposta dell’esperto è inaspettata

Tutti hanno giocato in spiaggia, con la palla, almeno una volta nella vita: ma è possibile farlo? Ecco cosa dice un noto esperto di tutela dei consumatori.

In spiaggia convivono molte abitudini, dal desiderio di abbronzarsi e tuffarsi in mare fino alla lettura sotto l’ombrellone o all’ascolto di musica. Non mancano le attività sportive, dal beach volley ai giochi improvvisati con il pallone, che restano tra i passatempi più amati, soprattutto da giovani e bambini. A questi comportamenti si aggiungono gesti quotidiani come spalmarsi la crema solare, consumare snack e bevande fresche, scattare selfie o osservare con curiosità i vicini di ombrellone. Tuttavia, ciò che appare naturale non sempre è effettivamente consentito. Alcune pratiche possono risultare moleste o persino pericolose per gli altri bagnanti, e quindi soggette a limitazioni.

Le spiagge italiane appartengono al demanio pubblico e il loro uso è garantito dalla normativa nazionale, che assicura l’accesso libero ma non stabilisce regole di dettaglio. Le Regioni e ancor più i Comuni hanno, poi, il compito di disciplinare concretamente la fruizione degli arenili, spesso attraverso ordinanze balneari. Queste possono fissare limiti alla musica ad alto volume, ai picnic, all’accesso con animali o ai giochi sportivi, con orari e aree dedicate. Le ordinanze regionali e locali dovrebbero essere apposte nelle spiagge, proprio per permettere ai bagnanti di controllarle, per evitare di commettere infrazioni.

È possibile giocare con la palla in spiaggia? Cosa dice un noto esperto

Ed è proprio quello che ha fatto un noto esperto di tutela dei consumatori, l’avvocato Massimiliano Dona, in un recente contenuto pubblicato sui social. In particolare, l’esperto ha cercato di capire se fosse possibile giocare a palla in spiaggia: questa è un’abitudine molto diffusa, che tutti hanno seguito almeno una volta nella vita. Ma è davvero possibile usare la palla e il pallone in questi luoghi? Leggendo l’ordinanza regionale della Sardegna, alla lettera H dell’articolo 3, l’esperto ha scoperto che qualsiasi gioco o attività sportiva, tra cui calcio, calcetto, tennis da spiaggia, pallavolo e bocce, è vietato, senza previo avviso di delimitazione degli spazi, in modo tale da evitare qualsiasi danno o molestia alle persone, turbative alla pubblica quiete. In ogni caso, si legge, non si può praticare alcuna attività del genere a una distanza dalla linea di battigia inferiore a 15 metri.

Palla in spiaggia
La risposta dell’esperto. (Fonte: Instagram – @massimilianodona).

La risposta alla domanda posta sul titolo dell’articolo è, dunque, che ci sono dei litorali, in Italia, in cui è effettivamente vietato giocare a palla, anche se non esiste un divieto nazionale generalizzato. Questa risposta è inaspettata, proprio perché tutti hanno giocato almeno una volta a palla in spiaggia. Spesso e volentieri, però, prevale il principio della tolleranza, finché non vengono compromesse la sicurezza e la quiete pubblica. Ciò non toglie, allo stesso modo, che, qualora arrivasse un bagnino e ci chiedesse di smettere di giocare a palla, avrebbe dalla sua la legge. Il consiglio generale è, comunque, sempre quello di leggere l’ordinanza regionale, per capire se e quali attività di questo tipo sono permesse o vietate, e di evitare, in ogni caso, di fare troppo rumore e dare fastidio agli altri bagnanti.