Sapevate che i gatti sono una sorta di stalker dei loro padroni? I felini sanno, infatti, sempre dove si trovano i ‘loro umani‘, quando sono in casa: ecco tutti i dettagli.
Il legame tra gatti e proprietari è molto più profondo di quanto si sia creduto per tanto tempo. Considerati a lungo animali indipendenti e quasi “opportunisti”, i gatti rivelano invece una forte capacità di provare affetto e di instaurare legami sicuri, non troppo diversi da quelli che un cane sviluppa con il proprio umano. I felini cercano, infatti, conforto nella presenza del padrone e modificano il proprio comportamento quando questa viene a mancare. Proprio come i cani o i bambini, il gatto trova nel legame una fonte di stabilità emotiva. Molti gatti, inoltre, assumono abitudini e orari dei loro proprietari, li seguono negli spostamenti, richiedono attenzioni e cercano contatto fisico. Fusa, testate o la scelta di dormire accanto alla persona amata sono segnali di una relazione intima, anche se espressa con modalità più sottili rispetto a quelle canine.
Dal punto di vista evolutivo, il cane è stato selezionato per la cooperazione con l’uomo, mentre il gatto proviene da una domesticazione più recente. Nonostante la sua natura di cacciatore solitario, però, il gatto domestico ha sviluppato un’elevata capacità di adattamento sociale: riconosce emozioni umane attraverso voce, espressioni e odori, partecipa ai rituali quotidiani e sceglie con attenzione i legami più significativi. Il luogo comune che descrive il gatto come animale freddo è, dunque, scorretto e ormai superato. Amore e relazione non mancano: semplicemente, si manifestano con una delicatezza che appartiene solo a loro.
I gatti sanno dove ti trovi, quando sei in casa: ecco perché sono gli stalker dei padroni
A dimostrazione del legame che li lega ai padroni, una nota esperta di relazione felina, e cioè la dottoressa Elena Angeli, ha rivelato che i gatti sanno sempre dove si trovano i loro padroni, quando essi sono in casa, anche se non li vedono. L’esperta ha, in effetti, spiegato che un recente studio, condotto dall’Università di Kyoto, in Giappone, suggerisce che i gatti seguono i movimenti dei loro umani, anche se non li vedono. Essi hanno, praticamente, un’immagine mentale del loro padrone, che seguono anche quando non vedono.

In psicologia, rivela l’esperta, quest’immagine si chiama costanza o permanenza dell’oggetto. Esattamente, i gatti sanno dove si trovano i loro umani per diversi motivi: prima di tutto, perché hanno una notevole capacità auditiva, che gli permette di dedurre la posizione esatta di una certa persona all’interno della casa, anche da suoni impercettibili. Inoltre, alcuni studi confermano che i gatti sono capaci di acquisire informazioni sociali dall’ascolto dai rumori: questo gli permette di comprendere se la voce che ascoltano è di un familiare o di uno sconosciuto, o anche deducendo che un certo rumore implica la presenza di qualcuno, come una televisione accesa o una doccia aperta. Le loro capacità uditive, percettive, sociali e cognitive gli fanno, insomma, capire dove siamo anche quando non ci vedono, mappando nella loro mente la posizione che abbiamo, quando siamo in casa.
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