Non bisogna per forza rinunciare allo street food, solo per scongiurare il rischio di contaminazione da botulino: basta sapere quali alimenti si possono ancora mangiare, e quali, invece, non è sicuro consumare.
Il botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, presente nel suolo e nella polvere sotto forma di spora. In condizioni favorevoli, soprattutto in ambienti anaerobi, queste spore possono trasformarsi in batteri attivi e contaminare alimenti come conserve, insaccati e pesce conservato. L’ingestione della tossina provoca il botulismo, una grave intossicazione alimentare che può risultare mortale. I sintomi compaiono di solito entro 18-36 ore e includono nausea, disturbi gastrointestinali, difficoltà a deglutire e parlare, visione offuscata, secchezza della bocca e progressiva debolezza muscolare. Nei casi più gravi la paralisi interessa i muscoli respiratori, rendendo necessario un immediato intervento medico.
Nelle ultime settimane, si è parlato molto di botulino, a causa dei casi di cronaca che hanno interessato alcuni cittadini italiani, tra la fine del mese di luglio e l’inizio del mese di agosto 2025. A Diamante, in Calabria, ad esempio, diversi clienti di un food truck hanno sviluppato botulismo dopo aver consumato panini con salsiccia e friarielli: il bilancio è stato di due vittime e diversi ricoveri. Proprio questo caso di cronaca ha generato ansia in molti italiani, soprattutto nei confronti dello street food. Fortunatamente, però, è ancora sicuro mangiare numerosi alimenti distribuiti nelle rosticcerie, nei food truck e negli altri locali di street food, se si sa scegliere con consapevolezza. Più che evitare di consumare cibo da strada, è importante, quindi, sapere quali alimenti sono rischiosi e quali sono, invece, sicuri.
Street food: ecco cosa potete mangiare senza rischi, e quali alimenti sarebbe meglio non consumare
A rivelare entrambe le tipologie di alimenti, è stato un noto nutrizionista, il dottor Daniele Basta. In particolare, l’esperto ha spiegato che gli alimenti cucinati e serviti caldi al momento non presentano rischi di botulino. Rientrano in questa categoria la carne alla griglia, i fritti, le pizze appena sfornate, gli arrosticini, gli spiedini e le verdure saltate sul momento. In questi casi il calore elimina ogni eventuale pericolo legato alle tossine. Il vero problema nasce, invece, con le conserve, i sott’olio o con le preparazioni tenute per più giorni senza adeguata sicurezza. In assenza di corretta refrigerazione o sigillatura, infatti, si creano condizioni ideali per lo sviluppo del batterio, e, dunque, di malattie nelle persone che li consumano.

Come sottolinea l’esperto, quindi la regola fondamentale è semplice: cotto, caldo e consumato subito equivale a sicurezza. Certo, fritti e carni grasse non rappresentano la scelta più salutare in senso nutrizionale, poiché spesso sono ricchi di sale e grassi, ma dal punto di vista del botulino non costituiscono un pericolo. Il messaggio è, pertanto, chiaro: non si tratta di rinunciare allo street food, ma di saper distinguere ciò che può esporre a un rischio reale da ciò che può essere gustato in tranquillità, seppur con moderazione per l’alto contenuto di grassi.
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