Stasera in tv, capolavoro del cinema italiano: ha vinto 1 David di Dontello

Stasera in tv c’è un film capolavoro del cinema italiano, di un acclamato e tanto amato regista: un viaggio attraverso l’amore, la crisi e la paternità.

Il film italiano La Dea Fortuna, diretto da Ferzan Özpetek, è un racconto emozionante e profondo che esplora le sfumature più intime della vita di una coppia omosessuale matura, affrontando tematiche universali come l’amore, la crisi di coppia e la genitorialità, il tutto sullo sfondo delle meraviglie di Roma e della Sicilia. Il film, che ha vinto numerosi riconoscimenti tra cui due David di Donatello, ha conquistato il pubblico con la sua capacità di mescolare drama, ironia e mistero.

Stasera in tv, capolavoro tutto italiano: un amore in crisi e l’improvviso cambiamento

Il film va in onda stasera, 12 agosto 2025, su La5 (canale 30 del digitale terrestre), intorno alle 21.30. La Dea Fortuna segue la storia di Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo), una coppia omosessuale che da oltre quindici anni condivide la propria vita, ma che si trova ora ad affrontare una crisi relazionale profonda. La monotonia e le incomprensioni che segnano il loro quotidiano vengono scosse da un evento imprevisto: l’arrivo improvviso di due bambini, figli della loro amica Annamaria (interpretata da Jasmine Trinca), che vengono affidati loro temporaneamente.

Questo cambio radicale nella loro vita costringe i protagonisti a confrontarsi con le proprie fragilità, mettendo in discussione non solo la loro relazione. Non solo, metteranno alla prova anche la loro concezione di famiglia e di amore. La presenza dei bambini, inaspettata e travolgente, porta con sé una serie di emozioni nuove e contrastanti. Ci sarà, però, anche una riflessione più profonda sull’idea di paternità e sul legame che unisce le persone.

edoardo leo scena film
Edoardo Leo in una scena del film

Il titolo del film, La Dea Fortuna, richiama il Santuario della Fortuna Primigenia in Sicilia e simboleggia quel “rituale” che i protagonisti usano per cercare di proteggere e mantenere vicine le persone a loro care. In questo senso, il film diventa una riflessione sul potere della fortuna, sulle coincidenze della vita e sul desiderio di non lasciar andare ciò che ci rende felici.

Perché vale la pena vederlo

Il cuore del film è la trasformazione, sia emotiva che relazionale, che i protagonisti vivono. L’amore, nella sua forma più pura e potente, è qualcosa che evolve nel tempo, e La Dea Fortuna racconta proprio questa evoluzione. L’amore che nasce in un momento di crisi, che si rinnova e si reinventa quando la vita ci pone davanti a sfide difficili.

Arturo e Alessandro sono un esempio di amore maturo, un amore che, pur essendo duraturo, è anche vulnerabile. La loro storia ci parla della fragilità dei legami, ma anche della loro capacità di adattarsi e cambiare. La presenza dei bambini, che per loro sono dei “compagni di viaggio” nella riscoperta di un nuovo significato della paternità, rappresenta la possibilità di un inizio diverso, un nuovo capitolo nella loro vita.

Questa riflessione sull’amore maturo è centrale nel film, ma non è l’unica. Altre tematiche come la malattia, la paura della perdita e il desiderio di un “nuovo inizio” vengono trattate con delicatezza, senza mai scivolare nel dramma forzato. Il film riesce a mantenere un equilibrio tra il dolce e l’amaro, mettendo in evidenza che anche nelle difficoltà ci può essere una possibilità di rinascita.

La regia di Ferzan Özpetek: tra il mistero e la dolcezza

Ferzan Özpetek, uno dei registi più apprezzati del cinema italiano, torna con La Dea Fortuna con la sua consueta sensibilità, in grado di mescolare mistero, emozione e ironia. La sua regia riesce a cogliere l’intensità delle dinamiche relazionali, ma anche a restituire al pubblico una narrazione dolce-amara che riesce a toccare il cuore.

La sceneggiatura di Özpetek è ben costruita, creando un intreccio che si sviluppa lentamente ma inesorabilmente, come una riflessione sulla vita e sull’amore che non lascia scampo all’autoinganno. Il regista fa un uso sapiente degli spazi, delle luci e dei paesaggi, non solo come scenari, ma come veri e propri protagonisti della storia, in particolare Roma e la Sicilia, che rappresentano non solo luoghi fisici, ma anche il contesto emotivo e psicologico dei protagonisti.

La colonna sonora de La Dea Fortuna gioca un ruolo fondamentale nel film, contribuendo a creare l’atmosfera emotiva che caratterizza la pellicola. Brani scritti e interpretati da Diodato (premio David di Donatello per la miglior canzone originale) e Mina arricchiscono la narrazione, con la canzone “Aiutiamoci a ricominciare” di Ivano Fossati che racchiude perfettamente il tema del cambiamento e della rinascita.