Sembra di stare a Barcellona, ma è in Italia: giardino spettacolare dai mille colori

Il Giardino dei Tarocchi: un viaggio surreale nella Maremma che sembra Barcellona.

Nel cuore più autentico della Maremma, tra colline silenziose e profumi di macchia mediterranea, si nasconde un luogo che lascia senza fiato. Siamo in Toscana, ma per un attimo sembra di essere volati nel Parc Güell di Barcellona. Invece, ci troviamo a Garavicchio, frazione di Capalbio, dove prende vita uno dei parchi artistici più straordinari d’Italia: il Giardino dei Tarocchi.

Un sogno a colori, sospeso tra arte e magia, nato dalla mente visionaria dell'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle. È lei che, ispirandosi all’opera di Gaudí e al Sacro Bosco di Bomarzo, ha trasformato questo angolo di Toscana in un vero e proprio museo a cielo aperto. Un luogo fuori dal tempo, dove i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi prendono forma in gigantesche sculture, alte fino a 15 metri, che brillano sotto il sole grazie ai mosaici di vetro, specchi e ceramiche colorate.

Il giardino dai mille colori in Italia: sembra di stare a Barcellona

A mostrare alcune immagini del posto spettacolare, sono gli influencer conosciuti come @finestre_sui_borghi. Ogni figura racconta una storia, ogni dettaglio nasconde un significato. Camminando tra Il Mago, La Luna, Il Sole o La Torre si viene catturati da una forza misteriosa, una sorta di incantesimo visivo che accarezza l’anima. Il parco non si limita a stupire per le dimensioni o i colori: è un’esperienza immersiva, simbolica, che spinge alla riflessione e risveglia il lato più profondo e spirituale del visitatore.

Il progetto del Giardino dei Tarocchi nasce nel 1979 e si sviluppa lungo un arco temporale di oltre 17 anni. Un lavoro monumentale, reso possibile dalla collaborazione con numerosi artisti e artigiani, ma soprattutto con Jean Tinguely, marito di Niki e scultore svizzero. A lui si devono le strutture metalliche e alcune sorprendenti “mécaniques”, che animano le opere con un tocco di movimento e sorpresa. Quando si arriva all’ingresso, l’effetto è già potente: un imponente muro di tufo, firmato dall’architetto Mario Botta, separa simbolicamente il mondo esterno da quello fantastico del giardino. Una volta varcata quella soglia, la realtà si dissolve e ci si ritrova immersi in un universo immaginifico e onirico.

giardino toscana
Il giardino in Toscana, fonte: Instagram

Visitare il Giardino dei Tarocchi non è una semplice passeggiata tra sculture. È un’esperienza sensoriale, quasi mistica, che si consuma in due o tre ore di pura scoperta. Non ci sono visite guidate né spiegazioni invasive. Ogni visitatore è libero di interpretare, sentire e farsi guidare dalle emozioni. Un dettaglio fortemente voluto dall'artista stessa, che ha sempre pensato il giardino come un percorso personale, unico per ciascuno. In Lombardia c'è un giardino simile che ricorda Gaudì, in Spagna.

Come e quando visitare il parco

Il parco è aperto dalla primavera fino all’autunno, con ingressi contingentati per mantenere la quiete e l’intimità del luogo. Una scelta che rende la visita ancora più preziosa, lontana dal turismo di massa e più vicina all’idea di meditazione artistica. Nel panorama dell’arte contemporanea, il Giardino dei Tarocchi è considerato un capolavoro di arte ambientale. È molto più di un’attrazione turistica: è la concretizzazione di una visione. Un inno alla creatività libera, alla bellezza imperfetta e alla spiritualità. In ogni scultura si avverte la voce e l’anima di Niki de Saint Phalle, artista fuori dagli schemi, che ha scelto la Maremma per realizzare la sua opera più grande, lasciando un’eredità potente, ancora oggi viva e vibrante.

Chi arriva qui non dimentica facilmente questo posto. C’è qualcosa di ipnotico in quelle superfici lucenti, in quelle figure archetipiche immerse nel silenzio della natura. È come se il tempo si fermasse. E nel fermarsi, ci invitasse a guardare dentro di noi. Il Giardino dei Tarocchi si trova a pochi chilometri dal borgo di Capalbio, facilmente raggiungibile in auto. C’è un parcheggio dedicato, e tutto è pensato per accogliere il visitatore nel pieno rispetto dell’ambiente. Per chi cerca una fuga dal consueto, un’esperienza capace di unire arte, natura e introspezione, questo angolo incantato della Maremma è una meta da non perdere. Un luogo che non assomiglia a nessun altro, eppure parla una lingua universale: quella del sogno.