Stasera in tv, cult da Oscar: nel cast l'intramontabile Raffaella Carrà

Stasera in tv c'è un grande cult, un film che è tra i più affascinanti in termini di guerra con una giovane e sorprendente Raffaella Carrà accanto a Frank Sinatra.

Tra le proposte cinematografiche in onda questa sera spicca Il colonnello Von Ryan, un grande classico del cinema bellico datato 1965. Diretto da Mark Robson e tratto dal romanzo omonimo di David Westheimer, il film è celebre non solo per la forza della sua trama, ma anche per il suo cast stellare, guidato da Frank Sinatra. Al suo fianco troviamo Trevor Howard e una giovanissima Raffaella Carrà, qui in una delle sue prime e più memorabili apparizioni sul grande schermo.

Ambientato durante l’estate del 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta la storia del colonnello dell’aviazione americana Joseph L. Ryan, il cui aereo viene abbattuto durante una missione sopra l’Italia. Fatto prigioniero, viene internato in un campo di concentramento nel sud del Paese, sotto il controllo dell’esercito italiano. Ryan si ritrova subito a scontrarsi con le condizioni disumane della prigionia e con l’ostilità del comandante del campo, il maggiore Battaglia. Nel tentativo di migliorare la sorte dei prigionieri, il colonnello cerca inizialmente una mediazione con gli italiani, scelta che gli attira il disprezzo dei soldati britannici al suo fianco, guadagnandosi il soprannome sprezzante di “Von” Ryan.

Stasera in tv, grande classico con Raffaella Carrà: una nomination agli Oscar

Il film va in onda stasera in tv, 22 luglio 2025, su RaiMovie (canale 24 del digitale terrestre), intorno alle 21.10. Nel corso della storia, scopriamo che dopo l’armistizio dell’8 settembre, il campo viene preso dai nazisti, che decidono di trasferire i prigionieri in Germania. Qui inizia la parte più avvincente del racconto: una fuga rocambolesca organizzata da Ryan che, con intelligenza e determinazione, riesce a prendere il controllo del treno su cui viaggiano i prigionieri. Insieme al cappellano Costanzo, travestito da ufficiale tedesco, tenta una fuga disperata verso la Svizzera. È un viaggio carico di tensione, scandito da inganni, travestimenti e atti di sabotaggio, in cui la libertà sembra sempre a un passo, ma mai davvero garantita. L’epilogo è tanto tragico quanto eroico: Ryan viene colpito a morte dai nazisti proprio mentre sta per raggiungere la salvezza, sacrificandosi per assicurare la fuga agli altri prigionieri.

frank sinatra scena
Frank Sinatra in una scena del film in onda stasera in tv

Ma se il film è ancora oggi considerato un gioiello del genere per ritmo, azione e drammaticità, c'è anche un altro motivo che lo rende imperdibile: la presenza di Raffaella Carrà. All’epoca poco più che ventenne, interpreta Gabriella, una giovane donna italiana legata sentimentalmente al maggiore tedesco Von Klemment. Sebbene la sua parte non sia centrale nella narrazione, il suo personaggio è al centro di una delle sequenze più tese e drammatiche del film. Durante una sosta del treno, Gabriella e il suo amante tentano di fuggire, rischiando di compromettere l'intera operazione. Ryan è costretto a prendere una decisione brutale: uccidere entrambi per proteggere il piano di liberazione. Una scena forte, carica di emozione, che ha segnato la carriera cinematografica di Raffaella Carrà.

Il ruolo della mitica Carrà

L'interpretazione della Carrà, tra le sue ultime esperienze internazionali prima di dedicarsi completamente alla televisione e alla musica, ha avuto un’eco mediatica significativa. Vederla accanto a Frank Sinatra, in un ruolo tragico e intenso, aggiunge un elemento di grande fascino al film. Gabriella è una figura femminile ambigua, fragile e vittima delle circostanze, che lascia il segno proprio per la sua umanità e per la tragica fine.

Girato tra Italia, Spagna e Stati Uniti, Il colonnello Von Ryan sfrutta con maestria le location reali per dare verosimiglianza all’ambientazione. Le sequenze d’azione girate su veri treni e viadotti, come il celebre ponte di El Chorro in Spagna, contribuiscono a costruire la tensione in ogni istante. Il realismo si fonde con l’avventura, creando un ritmo narrativo serrato che ancora oggi regge il confronto con i moderni blockbuster di guerra.

Perché vale la pena vederlo

Con una nomination agli Oscar per il miglior montaggio sonoro nel 1966, continua a essere citato tra i titoli più apprezzati del genere bellico-avventuroso. Merito della regia, della performance solida di Frank Sinatra e della coralità del cast, ma anche del suo messaggio profondo. Impossibile, infatti, non intravedere il coraggio, la lealtà e il sacrificio in tempo di guerra.

Guardarlo oggi, sapendo che tra i protagonisti c’è una giovanissima Raffaella Carrà, rende questa pellicola ancora più preziosa. Non solo per gli appassionati del cinema classico, ma anche per chi vuole riscoprire il volto meno noto di un’icona italiana che ha lasciato il segno anche nel cinema internazionale. Un appuntamento da non perdere per chi ama le storie forti, i grandi attori e i film che sanno ancora emozionare, anche a distanza di sessant’anni.