Lago spettacolare, ma poco conosciuto sulle Dolomiti: colori da sogno

Nel cuore delle Dolomiti c'è un lago veramente spettacolare, ma poco conosciuto: i colori sono veramente un sogno.

Nel cuore più autentico delle Dolomiti, dove la natura si fa silenziosa custode di meraviglie poco battute, si nasconde un angolo di pura magia: il Lago di Lagazuoi. Non è uno specchio d’acqua da cartolina affollato di turisti, né un luogo raggiungibile in auto tra un selfie e una pausa caffè. È un segreto custodito dalle montagne, un piccolo lago alpino a 2.180 metri di altitudine, incastonato tra rocce millenarie e paesaggi incontaminati.

Chi ha il coraggio, e la curiosità, di inoltrarsi lungo i sentieri che lo conducono fin qui, viene premiato con uno scenario che toglie il fiato. Il lago si trova nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, al confine tra l’Alta Badia e la provincia di Belluno. Un’area protetta dove la bellezza paesaggistica si intreccia con la biodiversità più pura, e dove il tempo sembra essersi fermato.

Il lago scolpito nella roccia: paesaggio da sogno sulle Dolomiti

A mostrare il lago e come arrivarci è la creatrice di contenuti, conosciuta sui social come @chiara_alla scoperta. Inoltre, a dominare il lago, come sentinelle silenziose, ci sono la Cima del Lago, la Cima Scotoni e l’imponente gruppo dei Fanes. Le pareti rocciose si stringono attorno al piccolo specchio d’acqua come una corona di pietra. Qui si riflette anche la Torre del Lago, creando giochi di luce che incantano ogni visitatore. Il paesaggio sembra uscito da un sogno alpino, dove ogni dettaglio è armonia tra roccia, cielo e acqua. La vera magia del Lago Lagazuoi, però, sta nella sua semplicità. Niente strutture, niente bar, niente confusione. Solo natura pura. Il silenzio regna sovrano, interrotto solo dal vento tra i pini nani o dal volo improvviso di qualche aquila. Qui, c'è anche Lago Ghedina da visitare ed è un vero spettacolo ad occhi aperti.

Lago Lagazuoi
Lago Lagazuoi, dal profilo della creator sui social

L’acqua del Lago Lagazuoi ha un’anima mutevole. Alimentato esclusivamente da sorgenti sotterranee e dallo scioglimento delle nevi, il lago vive al ritmo delle stagioni. In primavera, quando la neve si ritira e i ruscelli si risvegliano, il livello dell’acqua si alza e il lago raggiunge il suo massimo splendore. In estate, invece, l’evaporazione e l’assenza di affluenti visibili ne riducono il volume, rivelando sponde erbose e scorci nuovi. È anche questo continuo mutare a renderlo speciale: il Lago Lagazuoi non è mai uguale a sé stesso, e ogni visita regala un volto diverso.

Non sorprende che questo luogo rimanga fuori dalle rotte turistiche di massa. Raggiungerlo richiede impegno e voglia di avventura, ma non è particolarmente difficile. I sentieri che portano fin qui, come l’Alta Via n. 1 o il sentiero 20 dalla Capanna Alpina, sono spettacolari. In alternativa, si può salire con la funivia al Rifugio Lagazuoi dal Passo Falzarego e poi scendere a piedi. Il dislivello c’è, il percorso è vario, ma ogni passo regala scorci che ripagano ampiamente la fatica. Per questi motivi, il lago è rimasto selvaggio, integro, lontano dal turismo frettoloso. È un luogo per chi cerca davvero la montagna, per chi vuole sentire il profumo dell’erba alpina, per chi ama ascoltare il silenzio.

Dove la natura incontra la storia

Camminare attorno al Lago Lagazuoi è anche un viaggio nella memoria. L’intera zona porta ancora le tracce della Prima Guerra Mondiale. Trincee, gallerie scavate nella roccia, postazioni militari: sono tutte testimonianze di un passato doloroso, oggi trasformato in museo a cielo aperto. Risalendo verso le vette vicine, lo sguardo abbraccia tutto l’arco dolomitico. Una vista a 360 gradi che, nelle giornate limpide, si spinge fino alle Tofane e oltre. Un panorama così vasto e potente da lasciare senza parole, soprattutto al tramonto, quando la luce si rifrange sulle pareti di roccia accendendo le cime di riflessi dorati.

La stagione migliore per visitarlo è la primavera. In quel momento, il lago è colmo, l’erba è verde brillante, i fiori alpini iniziano a sbocciare. È il momento in cui la natura si risveglia e il Lago Lagazuoi mostra il suo lato più spettacolare. Chi desidera un’esperienza completa può chiudere l’anello escursionistico passando dal Rifugio Scotoni, un altro angolo suggestivo immerso tra pareti verticali e cieli tersi. Qui si può fare una sosta, magari gustare un piatto tipico, prima di proseguire il cammino.