Stasera in tv c'è un grande film diventato un cult: una storia d'amore che fa sognare dall'inizio alla fine, ha ricevuto anche 4 nomination agli Oscar.
Questa sera in tv torna un classico intramontabile del cinema romantico, capace ancora oggi di emozionare e far sognare: Un amore splendido, titolo originale An Affair to Remember, diretto nel 1957 da Leo McCarey. Non si tratta di una semplice storia d’amore, ma di un racconto che ha saputo attraversare i decenni, mantenendo intatta la sua forza narrativa e il suo fascino senza tempo.
Il film porta sullo schermo due giganti della recitazione: Cary Grant, con il suo inconfondibile charme ironico e malinconico, e Deborah Kerr, elegante e intensa, perfetta nel ruolo di una donna divisa tra ragione e sentimento. I loro personaggi, Nickie Ferrante e Terry McKay, si incontrano per caso su un transatlantico diretto a New York. Entrambi provengono da vite complicate e apparentemente già scritte: lui è un playboy ricco e superficiale, lei una cantante di night club con un passato difficile.
Stasera in tv, grande storia d'amore da 4 nomination agli Oscar: non perderla
Il film va in onda stasera, 13 luglio 2025 su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre) alle ore 21.08. Nel corso del film, vediamo che durante la traversata qualcosa cambia. Il legame dei due protagonisti cresce giorno dopo giorno, tra conversazioni brillanti, momenti di tenerezza e quella chimica rara che solo pochi film riescono a trasmettere con tanta autenticità. Quando la nave attracca a New York, i due si promettono di rivedersi dopo sei mesi sulla terrazza dell’Empire State Building, simbolo di un amore che vuole essere più forte di ogni ostacolo.
La vera forza di Un amore splendido sta nel modo in cui racconta l'attesa e il destino. Il pubblico sa fin da subito che nulla sarà semplice. Il momento cruciale arriva quando Terry, a causa di un tragico incidente, non riesce a presentarsi all’appuntamento. Questo colpo di scena cambia profondamente il tono del film, portandolo su un piano più maturo e riflessivo, dove il sentimento non è solo passione, ma anche sacrificio, sofferenza e resilienza.

Nonostante le sue atmosfere romantiche e raffinate, il film evita i sentimentalismi facili. Racconta una storia d’amore fatta di incomprensioni, occasioni perse e silenzi carichi di significato. Il regista Leo McCarey, che aveva già diretto una prima versione di questa storia nel 1939 (Un grande amore), dimostra qui una maturità stilistica impressionante, costruendo scene dal ritmo delicato e dalla fotografia luminosa, capace di esaltare ogni emozione dei protagonisti. Dal punto di vista tecnico, il film ha ricevuto quattro nomination agli Oscar del 1958: migliore fotografia, migliori costumi, migliore colonna sonora e migliore canzone originale con il brano “An Affair to Remember”. Anche se non vinse nessuna statuetta, resta uno degli esempi più eleganti del melodramma hollywoodiano degli anni Cinquanta.
Perché vale la pena vederlo
Vale la pena guardare Un amore splendido perché è molto più di una semplice storia d’amore. È un viaggio nell’animo umano, nei dubbi e nei desideri di due persone che cercano di capire cosa vogliono davvero dalla vita. La sua ambientazione glamour, tra il lusso della crociera e i panorami di New York, crea un’atmosfera da sogno, che conquista sin dalle prime immagini.
Inoltre, poche pellicole riescono ancora oggi a trasmettere con tanta grazia il concetto di destino e di seconde possibilità. La scena finale, quando la verità viene finalmente a galla, è un esempio perfetto di come il cinema possa emozionare senza bisogno di effetti speciali o dialoghi ridondanti. Basta uno sguardo, una pausa, un dettaglio rivelatore per far vibrare le corde più intime dello spettatore.
Chi ama i film romantici, ma anche chi cerca una storia ben scritta e interpretata magistralmente, non dovrebbe perdere questo appuntamento televisivo. Cary Grant e Deborah Kerr regalano una delle coppie più indimenticabili della settima arte, in un film che continua a ispirare remake, citazioni e dichiarazioni d’amore anche dopo quasi settant’anni dalla sua uscita.