Stasera in tv, incredibile storia vera: il film che infiammò Venezia

Stasera in tv c'è un'incredibile storia vera che ha infiammato la Mostra del Cinema di Venezia: ecco dove e quando vederlo.

C'è un momento della storia italiana che ancora oggi ferisce, interroga, divide. Il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse nel 1978 non è solo una pagina drammatica di cronaca politica, ma una ferita ancora aperta nella memoria collettiva. “Buongiorno, notte”, film del 2003 firmato da Marco Bellocchio, riprende quell’evento cruciale e lo racconta da una prospettiva inedita, intima, sorprendentemente umana. Stasera torna in tv e non è un appuntamento da perdere.

Non è un semplice film storico e non è nemmeno un docudrama. È un’opera sospesa tra verità e sogno, realtà e coscienza. Bellocchio prende ispirazione dal libro Il prigioniero di Anna Laura Braghetti, ex brigatista che partecipò realmente al sequestro. Invece di limitarsi a ricostruire i fatti, ne fa un viaggio interiore, psicologico, quasi visionario.

Stasera in tv la storia vera che emozionò Venezia: film italiano per eccellenza

Il film va in onda stasera, 11 luglio 2025, su Rai 3 alle ore 21.20. Il racconto si snoda attraverso gli occhi di Chiara, interpretata da una magnetica Maya Sansa. È giovane, militante, parte attiva del commando che tiene prigioniero Moro. Eppure, dietro quella facciata rigida, qualcosa si incrina. Chiara vive due vite: quella ufficiale, tra uffici, volti anonimi, normalità apparente; e quella segreta, dentro un appartamento che diventa prigione, teatro della segregazione di un uomo destinato a morire.

Nel cuore di quel bunker domestico, dove Aldo Moro (un intenso Roberto Herlitzka) è rinchiuso, si consuma il vero dramma. Non solo quello politico, ma quello morale. Chiara inizia a interrogarsi, a osservare il prigioniero non più come un simbolo dello Stato da combattere, ma come un uomo, con le sue lettere, la sua fede, il suo sguardo. Si insinua il dubbio, si incrina la certezza ideologica. E il film si carica di un’ambiguità emotiva che non lascia indifferenti.

Bellocchio non cerca mai la facile empatia, né cede alla retorica. Al contrario, sceglie un linguaggio visivo ricco di stratificazioni. Mescola immagini d’archivio con scene girate in interni claustrofobici, spezza la narrazione con momenti onirici che sembrano squarciare la cappa di tensione. In uno di questi sogni, Chiara immagina la liberazione di Moro: un gesto impossibile, struggente, che anticipa un finale potente, che lascia senza fiato.

scena film venezia
Una scena del film che va in onda stasera in tv

Perché vale la pena vederlo

La forza del film sta proprio qui: nel mostrare il dramma della scelta. Nella contraddizione tra l’ideale e l’umanità. Nella capacità di far vibrare lo spettatore non per l’azione, ma per il conflitto interiore. La protagonista Chiara, in tutto questo, ne diventa il simbolo. Incarna quel dubbio che, forse, molti dei protagonisti reali hanno vissuto, ma che solo il cinema può rendere palpabile.

La colonna sonora, curata da Riccardo Giagni, arricchita da brani iconici dei Pink Floyd e da arie di Schubert, Verdi e Offenbach, contribuisce a creare un’atmosfera sospesa, quasi metafisica. La musica non accompagna solo le immagini, ma sembra dar voce ai pensieri non detti, ai desideri repressi, alle verità mai pronunciate.

Il cast è essenziale, ma straordinario. Accanto a Maya Sansa e Roberto Herlitzka, spiccano Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio e Paolo Briguglia, volti che sanno trasmettere la tensione, la freddezza, ma anche la vulnerabilità di giovani travolti da una scelta radicale. Non c’è giudizio e non c’è assoluzione. Lo so spettatore ha modo di vedere oslo l’esplorazione profonda di un momento che ha segnato per sempre il Paese.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2003, Buongiorno, notte ha conquistato la critica e il pubblico, vincendo premi importanti come il Premio Speciale della Giuria e il FIPRESCI. Ma il suo valore è andato oltre le gratificazioni ufficiali: è diventato oggetto di dibattito, strumento di riflessione, memoria viva.