Su Rai Play, una Sabrina Impacciatore irresistibile insieme con un cast di donne determinate a riprendersi la scena, nella vita e sul palco. Scopriamo insieme il titolo e la trama nel dettaglio.
Il mondo del burlesque approda in Puglia, con paillettes, piume e tanta voglia di riscatto. Pane e burlesque è una commedia brillante e al tempo stesso pungente, diretta da Manuela Tempesta, disponibile su Rai Play. Uscito nel 2014, il film riporta in scena una tematica più che mai attuale: la capacità delle donne di reinventarsi, anche nei momenti più duri. Tra risate, musiche retrò e scelte coraggiose, spicca una magnetica Sabrina Impacciatore, nel ruolo di Giuliana alias Mimì La Petite, una donna fuori dagli schemi che torna nel suo paese d’origine dopo anni, trovandolo in ginocchio per la crisi.
Il film è ambientato a Monopoli, cuore pulsante della Puglia, dove la chiusura della storica fabbrica di ceramiche ha lasciato un’intera comunità senza futuro. In un panorama così desolato, Mimì porta con sé il suo mondo scintillante e una possibilità di riscatto che sembra una provocazione, ma si rivela una rinascita. Insieme alla Impacciatore troviamo Laura Chiatti, Michela Andreozzi e l’esordiente Giuliana De Sio, un cast ben assortito che sa mescolare caratteri, sfumature e sensibilità differenti.
Rai play, Pane e burlesque: una commedia che cattura subito l'attenzione
Quando Giuliana torna a Monopoli per sistemare alcune proprietà ereditate, il passato la riacciuffa. Il suo presente da artista burlesque viene messo alla prova: le sue ballerine la lasciano improvvisamente e lei si trova a dover ricominciare tutto da capo. È così che recluta tre donne del luogo, molto diverse tra loro ma accomunate da una stessa condizione: Matilde (Chiatti), giovane madre abbandonata dal marito. Teresa (Andreozzi), una sarta dal carattere pratico e sognatore; e Viola, barista stanca della sua routine. All’inizio, lo spettacolo di burlesque è solo una follia, un’idea impensabile per un piccolo centro del Sud Italia. Ma nel tempo si trasforma in una scommessa vincente. Pane e burlesque non è solo una storia di rivincita al femminile: è un racconto corale che parla della voglia di non arrendersi.

Le esibizioni, curate con gusto e senso della misura, diventano il cuore pulsante del film. Non sono solo spettacolo, ma momenti di liberazione e consapevolezza. Il pubblico ride, si emoziona e riflette, seguendo un’evoluzione narrativa che alterna scene leggere ad altre più intime e profonde. Si parla di maternità, di fallimenti sentimentali, di paure mai dette e sogni messi da parte. Il film affronta con intelligenza la crisi economica, ma senza indulgere nel dramma. Anzi, sceglie la strada dell’umorismo e della provocazione elegante, dimostrando che la leggerezza può essere uno strumento potente. E lo fa con l’aiuto di una protagonista che si mangia la scena: Sabrina Impacciatore è strepitosa nel ruolo di Mimì, una donna che sembra uscita da un film anni Cinquanta, con l’allure di una diva e la concretezza di chi ha conosciuto la fatica.
Il cast femminile funziona perché è credibile: Chiatti incarna con grazia e naturalezza l’insicurezza di una madre in crisi, Andreozzi regala momenti di grande simpatia e dolcezza, e il personaggio di Viola porta autenticità e calore. Gli uomini, volutamente in secondo piano, sono tratteggiati con ironia. Edoardo Leo interpreta il classico seduttore da bar, mentre Marco Bonini è il compagno smarrito in cerca di redenzione. Girato tra Monopoli, Bari, Fasano e Modugno, il film valorizza i paesaggi pugliesi senza mai cadere nel cliché da cartolina. Rai Play offre la possibilità di (ri)scoprire questo piccolo gioiello che parla di donne forti, di comunità ferite ma resilienti, e della bellezza che può nascere anche nei luoghi più insospettabili, con un po’ di coraggio e un paio di piume di struzzo.