In Spagna c'è un borgo piccolissimo, da visitare ed esplorare a trecentosessanta gradi. Un vero paradiso per tutti gli amanti delle letture appassionanti. Ecco di quale luogo parliamo.
In un angolo appartato della Spagna nord-occidentale, nascosto tra distese dorate di girasoli e colline ondeggianti di orzo e vigneti, esiste un luogo incantato dove il tempo sembra essersi fermato e il profumo della carta stampata aleggia nell’aria. Si chiama Urueña, ed è un gioiello medievale che custodisce un segreto straordinario: in questo piccolo borgo ci sono più librerie che bar.
Situato nella provincia di Valladolid, nella regione di Castiglia e León, Urueña conta appena una manciata di abitanti, tra i 120 e i 235, secondo le fonti e le oscillazioni stagionali, eppure ospita tra undici e dodici librerie. Per i veri amanti della lettura, è molto più di un villaggio: è un luogo di pellegrinaggio, una meta da segnare sulla mappa come si farebbe con una libreria antica nascosta in una grande città.
Ma come ha fatto un villaggio così piccolo a diventare un paradiso per bibliofili?
Arrivando a Urueña, si ha l’impressione di entrare in un altro tempo. Il borgo, abbarbicato su una collina, è circondato da mura maestose risalenti al XII secolo, che ancora oggi conservano intatta la loro imponenza. Passeggiando per le sue stradine acciottolate, si è accompagnati solo dal rumore del vento che corre lungo le campagne e dal fruscio delle pagine che si girano. Niente semafori, niente caos: solo silenzio, pietra e libri. La trasformazione di Urueña in una “Villa del Libro” non è nata per caso. È il frutto di una visione culturale lungimirante e coraggiosa, nata nel 2007 da un progetto delle autorità locali che volevano contrastare il declino demografico che affligge molti piccoli centri rurali della Spagna. L’idea era tanto semplice quanto rivoluzionaria: trasformare il borgo in un punto di riferimento per la cultura scritta, creando una comunità intorno ai libri.

Oggi ogni angolo del borgo racconta una storia. Le librerie non sono solo punti vendita, ma luoghi di esplorazione e scoperta. C’è spazio per la letteratura per bambini, per i libri sulla musica tradizionale, per la poesia, l’arte e la filosofia. E non mancano le sorprese: molte librerie ospitano piccoli salottini, letture collettive, mostre, e incontri con autori. Accanto alle librerie, si trovano musei e centri culturali. In un mondo in cui tutto corre e si consuma rapidamente, Urueña rappresenta un modello alternativo, quasi utopico. È il sogno di chi ha sempre desiderato vivere in un luogo dove i libri sono parte integrante del paesaggio, come le pietre e gli alberi. È la prova che la cultura, se sostenuta e valorizzata, può trasformare radicalmente un territorio. Per questo motivo, Urueña non è solo una meta da visitare, ma un simbolo di resistenza e di rinascita. Un microcosmo in cui le librerie superano i bar, e dove chi ama leggere può sentirsi davvero a casa.