In Italia c'è una strada da sogno, precisamente nel cuore del Lazio dove poter fare un'escursione paradisiaca: è sospesa tra la roccia e il mare.
Esiste un angolo d’Italia dove il tempo sembra essersi fermato. Un sentiero tracciato più di duemila anni fa, a strapiombo sul mare, tra scogliere bianche e macchia mediterranea. La Via Flacca non è solo una strada romana: è un viaggio nel cuore di una storia millenaria, che si snoda tra la costa laziale e il blu profondo del Tirreno. Visitare questo luogo significa entrare in contatto con un’eredità archeologica unica e con una natura che toglie il fiato a ogni passo.
Strada sospesa tra roccia e mare: un'escursione da sogno nel Lazio
Costruita nel 184 a.C. dal censore Lucio Valerio Flacco, da cui prende il nome, la Via Flacca fu pensata per unire Terracina e Formia, due centri nevralgici dell’antico Lazio. L’obiettivo era tanto strategico quanto commerciale: connettere le città, facilitare gli scambi, permettere alle attività agricole e mercantili di accedere al mare. La vera meraviglia sta nella tecnica con cui fu realizzata: basamenti megalitici, muri di sostegno scavati nella roccia, un tracciato a mezza costa sospeso tra cielo e mare. Un’opera ardita, che sfidava la geografia e ancora oggi lascia a bocca aperta. A mostrare alcune immagini spettacolari del posto è la pagina Instagram conosciuta sui social come @sentieri_di_pan.
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La Via Flacca attraversa uno dei tratti più suggestivi del Lazio: la Riviera di Ulisse, tra Terracina, Sperlonga e Gaeta. Oggi, il percorso meglio conservato si snoda per circa sei chilometri tra la spiaggia di Sant’Agostino e il promontorio dove sorgeva la villa dell’imperatore Tiberio. Il sentiero regala panorami spettacolari: calette nascoste, grotte marine, scogliere che precipitano nel mare. È una passeggiata nella bellezza pura, dove ogni curva rivela un nuovo scorcio da cartolina.

Tra natura selvaggia e archeologia imperiale
Percorrere oggi la Via Flacca significa immergersi in un paesaggio intatto, protetto dal Parco Regionale Riviera di Ulisse. Qui la macchia mediterranea profuma di mirto e rosmarino, i pini di Aleppo si piegano al vento e il silenzio è interrotto solo dal rumore delle onde o dal grido di un gabbiano. Ma non è solo natura: lungo il sentiero emergono resti delle antiche massicciate romane, mura che raccontano secoli di storia. Proprio in questo tratto, nei pressi di Sperlonga, sorgeva la sontuosa villa marittima di Tiberio, con la sua celebre grotta decorata da sculture ispirate all’Odissea.
Il percorso non è per tutti: è stretto, roccioso, in alcuni punti esposto. Serve passo sicuro e spirito d’avventura. La ricompensa una volta arrivati è spettacolare. Qui si cammina su pietre posate più di duemila anni fa, guardando lo stesso orizzonte che incantava i patrizi romani. Secondo la tradizione, proprio queste coste ospitavano i Lestrigoni, i giganti cannibali dell’Odissea. Realtà o leggenda, è difficile restare indifferenti al fascino arcaico di questo luogo. C’è qualcosa di sospeso, di mitologico, che vibra nell’aria e accompagna ogni passo.
La Via Flacca non è una semplice escursione. È un’esperienza. Un cammino nella storia, nel mito, nella natura più autentica. Un modo diverso di scoprire il Lazio, lontano dalle rotte turistiche più battute. Ideale per chi ama i luoghi ricchi di fascino, per chi cerca un’avventura tra archeologia e panorami da sogno. È una meta che regala emozioni vere, dove ogni dettaglio, dal muro di pietra al profumo del rosmarino, racconta qualcosa.