Può capitare che un elettrodomestico esploda, ad esempio a causa della batteria: ma come fare, in questo caso, a ottenere il risarcimento del prodotto? Ecco i consigli di un noto esperto.
La garanzia sugli elettrodomestici in Italia è regolata dal Codice del Consumo e rappresenta uno strumento essenziale di tutela. La garanzia legale di conformità ha una durata di 24 mesi dalla consegna e copre i difetti presenti al momento della vendita o che emergono entro due anni. Il consumatore deve segnalare il difetto entro due mesi dalla scoperta, rendendo così possibile far valere i diritti fino a un massimo di 26 mesi. In caso di guasto coperto, il venditore è obbligato a effettuare la riparazione o la sostituzione gratuita. Se queste opzioni non sono praticabili o risultano troppo costose, il consumatore può chiedere una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto. In ogni caso, tutti i costi, compresi quelli di trasporto e manodopera, restano a carico del venditore.
Accanto alla garanzia legale esiste quella commerciale, offerta facoltativamente da produttori o rivenditori, che può estendere la copertura fino a cinque anni o includere servizi aggiuntivi. Per far valere qualsiasi forma di garanzia è indispensabile conservare la prova d’acquisto. Ci sono, poi, altre regole da seguire, soprattutto in un caso come quello analizzato in questo articolo. Il caso a cui ci riferiamo è quello che un elettrodomestico esploda, ad esempio per un problema alla batteria: cosa bisogna fare in questo caso, per ottenere il risarcimento? A spiegarlo, è stato il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, l’avvocato Massimiliano Dona.
Elettrodomestici: i consigli da seguire nel caso in cui esploda un prodotto
L’esperto ne ha parlato in merito a un caso recente, secondo il quale un aspirapolvere è esploso durante la notte, danneggiando anche lo specchio. Ma può capitare che esplodano anche altri elettrodomestici, come il televisore. Per ottenere il risarcimento, bisogna dimostrare che il prodotto è esploso per un suo difetto: è un diritto del consumatore, infatti, ottenere il risarcimento sia per il prodotto difettoso che per i danni causati dall’incidente. Ma come fare a ottenerlo? Prima di tutto, l’avvocato ha spiegato che bisogna rivolgersi alla ditta produttrice. Dopodiché, ha detto che bisogna fotografare l’elettrodomestico e i danni provocati da quest’ultimo. Soprattutto, poi, non bisogna mai dimenticare una cosa: bisogna, cioè, ricordarsi di non buttare assolutamente i pezzi rotti. Questi, spiega, saranno fondamentali per dimostrare la responsabilità del produttore.

Inoltre, l’esperto ha spiegato che va recuperata ogni documentazione d’acquisto, come scontrini o fatture. È consigliabile, poi, segnalare l’incidente al produttore tramite PEC o raccomandata, descrivendo nel dettaglio quanto accaduto e chiedendo il risarcimento. Conviene anche verificare se il prodotto è coperto da garanzia legale o commerciale, in modo tale da poterne usufruire. Se il prodotto risulta pericoloso, è possibile informare le autorità competenti attraverso il sistema RAPEX del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
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