Non solo in alto, ma anche in basso: i semafori di Seoul, capitale della Corea del Sud, sono davvero particolari. Scopriamo perché.
Seoul, capitale della Corea del Sud, è una metropoli dove la modernità si intreccia con una storia millenaria. Conta circa 9,6 milioni di abitanti, che diventano oltre 25 milioni considerando l’area metropolitana. È il fulcro economico, culturale e politico del Paese, sede di giganti industriali, e simbolo della Korean Wave, l’ondata culturale che ha reso il K-pop e il cinema coreano fenomeni globali. Fondata nel I secolo a.C., la città ha superato invasioni e guerre, crescendo vertiginosamente nel dopoguerra fino a diventare una delle metropoli più avanzate del mondo. Sorge nel nord-ovest della penisola coreana, attraversata dal fiume Han e circondata da rilievi che offrono rifugi verdi alla vita urbana. Il clima, con inverni rigidi ed estati umide, accompagna una quotidianità scandita da un ritmo veloce e da una spinta costante all’innovazione.
Facendo un paragone con l'Italia e la sua capitale, Seoul e Roma rappresentano due modelli urbani profondamente diversi, ma condividono alcuni tratti comuni. La capitale sudcoreana si distingue per la sua avanzata tecnologia urbana: trasporti pubblici ultramoderni, servizi digitali capillari e una rete internet tra le più veloci del mondo. Roma, pur essendo una capitale europea, mantiene infrastrutture più tradizionali e una digitalizzazione non diffusa allo stesso modo. Anche la densità abitativa mostra un netto contrasto. Seoul si sviluppa in verticale, con una concentrazione urbana molto alta e una skyline dominata da grattacieli. Roma invece conserva un impianto orizzontale e storico, dove prevale la tutela del patrimonio architettonico. Allo stesso modo, però, entrambe sono capitali nazionali, crocevia di cultura, storia e gastronomia, unite da una forte sensibilità per l’arte e la bellezza. Sono entrambe molto antiche, ma al contempo condividono l'attenzione verso la modernità.
I semafori della Corea del Sud si trovano anche a terra: la particolare scoperta del content creator
A proposito della tecnologia, la Corea del Sud è caratterizzata da un forte sviluppo della tecnologia, ed è orientata, come già accennato, al futuro. Questo si vede dalla presenza di colossi industriali, che hanno il proprio quartiere generale proprio nella capitale, ma anche da cose più piccole, ma ugualmente particolari. Una di queste è, sicuramente, la tipologia di semafori presente nelle città coreane, che risultano essere diversi da quelli italiani. Come spiega un noto travel creator, Giacomo Piva, in effetti, in Corea del Sud, e in particolare a Seoul, i semafori non sono solo in alto, ma anche in basso, a terra. Questo perché i coreani sono abituati a usare lo smartphone praticamente sempre, anche quando sono in strada. Avendo sempre lo sguardo in basso, quindi, riescono a vedere quando il semaforo per pedoni è rosso o è verde, facendo attenzione alla striscia di luce che si trova prima dell'attraversamento, a terra.

Sicuramente è una cosa intelligente e funzionale, spiega l'esperto, perché fa capire sempre al pedone quando può passare oppure no, anche se è distratto al cellulare. Quando la striscia led verde comincia a lampeggiare, poi, significa che bisogna affrettarsi: il semaforo sta, infatti, per tornare rosso, e le auto stanno per passare. Il verde lampeggiante, dunque, è una sorta di semaforo giallo italiano. Un'idea molto particolare, insomma, che riflette l'orientamento verso il futuro del Paese orientale.
@giacomopiva_ I semafori a Seoul sono assurdi! Cosa ne pensate? 🇰🇷 #corea #seoul #travel #viaggi