I dieci consigli di un noto esperto di tutela dei consumatori sugli smartphone: ecco cosa non fare mai, per evitare di rischiare problemi e, addirittura, un incendio.
La ricarica dello smartphone, seppur considerata un’operazione sicura e quotidiana, può presentare rischi significativi in determinate condizioni. I dispositivi moderni sono dotati di sistemi che bloccano automaticamente la carica una volta raggiunta la capacità massima, ma non sempre questo è sufficiente a prevenire problemi. Uno dei pericoli principali è il surriscaldamento. Posizionare il telefono su superfici che trattengono calore o lasciarlo nella custodia durante la ricarica può provocare un innalzamento della temperatura, danneggiando la batteria. Nei casi più gravi, si possono verificare incendi. Anche una batteria difettosa o gonfia, dovuta all’uso di accessori non originali o all’esposizione a temperature estreme, può causare esplosioni o fuoriuscite di sostanze chimiche.
A proposito di rischio di incendio, un noto esperto di tutela dei consumatori, l'avvocato Massimiliano Dona, ha spiegato che c'è un comportamento da evitare assolutamente, quando si ricarica lo smartphone: quello di appoggiarlo sul letto, quando è in carica. Riprendendo un recente warning diffuso da Apple, il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori ha rivelato che, ricaricando lo smartphone sul letto, si rischia un surriscaldamento tale da provocare incendi. Inoltre, l'esperto spiega che è consigliabile anche evitare di mettere il cellulare sul comodino: non tanto per le radiazioni, ma perché, secondo gli studiosi, la luce dei cellulari influisce in modo negativo sulla produzione di melatonina, al punto tale da potere, in casi estremi, sconvolgere il metabolismo.
I dieci consigli dell'esperto per evitare problemi quando si carica lo smartphone: attenzione all'incendio
L'esperto ha, altresì, dato dieci consigli, su cosa non fare mai quando si ricarica lo smartphone. Dona ha specificato che la sicurezza nella ricarica dei dispositivi elettronici dipende da comportamenti consapevoli e da una corretta gestione degli accessori, e che quindi bisogna evitare errori importanti. Il primo errore è usare cavi danneggiati o sfilacciati. Questi possono provocare archi elettrici, generando scosse o incendi; vanno sostituiti subito al primo segnale di usura. Dopodiché, il secondo errore consiste nel lasciare dispositivi collegati alla corrente ogni notte. Sebbene accada talvolta senza conseguenze, la ricarica prolungata e continua compromette la salute della batteria nel lungo periodo.
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Dona spiega che il terzo errore è sovraccaricare una singola presa con troppi dispositivi. Questo comportamento aumenta il rischio di surriscaldamento e può causare incendi, soprattutto se la rete elettrica non è adeguatamente protetta. Poi, il quarto errore è affidarsi in modo costante alle prolunghe, strumenti pensati per usi temporanei. Un utilizzo quotidiano, soprattutto con dispositivi energivori, può provocare un accumulo di calore pericoloso. Il quinto errore riguarda l’uso di cavi o alimentatori non originali. Accessori economici o imitazioni spesso mancano di protezioni contro sovratensioni e picchi di corrente. E ancora, il sesto errore è ignorare i segnali di surriscaldamento. Un dispositivo eccessivamente caldo va scollegato immediatamente per evitare danni alla batteria o rischi più gravi.

Il settimo errore, come diffuso anche da Apple, è già stato citato, ed è ricaricare su letti o superfici in tessuto. I materiali morbidi trattengono il calore e possono causare incendi o danneggiare l’hardware. La suddetta azienda ha spiegato, poi, che l'ottavo errore è utilizzare intensamente il dispositivo durante la carica. Attività come il gaming aumentano la temperatura interna, rendendo la ricarica meno efficiente e più rischiosa. Dona ha rivelato che il nono errore è lasciare dispositivi in carica al sole o dentro l’auto. L’esposizione al calore ambientale, combinata a quello generato dalla ricarica, stressa la batteria e può provocare guasti. Infine, il decimo errore è caricare in ambienti umidi o vicino all’acqua, come in bagno. L’incontro tra elettricità e umidità può tradursi, infatti, in scosse elettriche anche gravi.