Su Netflix c'è uno straziante Riccardo Scamarcio: l'amore che supera tutti i cliché

L’ultimo paradiso, tra amore proibito e ribellione: il film con Riccardo Scamarcio che racconta un’Italia dimenticata da vedere assolutamente su Netflix.

Un amore impossibile, una terra arida e bellissima, e un uomo che sogna la libertà in un Sud Italia che non perdona. L’ultimo paradiso, film del 2020 diretto da Rocco Ricciardulli e distribuito da Netflix, è un racconto potente e viscerale, ispirato a una storia vera accaduta nelle Murge pugliesi alla fine degli anni ’50. Protagonista assoluto è Riccardo Scamarcio, che firma anche la sceneggiatura e coproduce la pellicola, incarnando il personaggio di Ciccio Paradiso con intensità e passione.

Ciccio Paradiso è un contadino quarantenne, padre di famiglia, che vive nel cuore della Puglia rurale. Ha il cuore grande e le mani sporche di terra, ma dentro di sé brucia il desiderio di un mondo diverso. Non accetta lo sfruttamento, né le regole patriarcali che soffocano la vita dei braccianti. È un sognatore, ma anche un uomo d’azione, deciso a rompere il silenzio e a spingere i suoi compaesani verso la ribellione. Se amate Scamarcio non potete perdere quest'altro film con lui protagonista.

Su Netflix c'è un film straziante con Riccardo Scamarcio: un amore ribelle da scoprire

Accanto alla sua battaglia sociale, c’è un amore che lo consuma: quello per Bianca Schettino, figlia del potente e temuto proprietario terriero Cumpà Schettino. Un amore che sfida le leggi non scritte del paese, che minaccia di distruggere ogni equilibrio precario. Ciccio ama Bianca in un tempo in cui l’amore può costare caro, soprattutto se rompe gli schemi sociali e minaccia il potere costituito. Il film scava nelle pieghe oscure del Mezzogiorno contadino, restituendo un affresco realistico e amaro. Gli uliveti secolari, le case in pietra, il caldo che sa di fatica e silenzio: ogni dettaglio contribuisce a costruire l’immaginario di un’Italia dura e orgogliosa, che non conosce vie di mezzo. In questo contesto, il caporalato non è solo una realtà economica, ma una forma di schiavitù moderna. I braccianti piegano la schiena ogni giorno per pochi soldi, sotto lo sguardo impassibile dei padroni.

Cumpà Schettino incarna il volto più crudele del potere, pronto a schiacciare chiunque si opponga. È lui a decidere il destino degli uomini e delle donne del paese, e non tollera che sua figlia venga toccata da un contadino ribelle. In un mondo dove il delitto d’onore è ancora giustificato, l’amore tra Ciccio e Bianca diventa una bomba a orologeria. Ciccio Paradiso non è un eroe senza macchia. È umano, contraddittorio, pieno di rabbia e speranza. Porta sulle spalle il peso della famiglia, del lavoro, della sua terra, ma non smette mai di credere che qualcosa possa cambiare. È un personaggio che commuove e divide, capace di gesti estremi pur di restare fedele a sé stesso. Bianca, al suo fianco, è la donna che rifiuta di essere una pedina nel gioco degli uomini. È moderna, consapevole, pronta a pagare il prezzo della libertà.

riccardo scamarcio foto
Riccardo Scamarcio in una scena del film

Un film tra verismo e denuncia sociale: perché vederlo

L’ultimo paradiso si muove tra cronaca e la poesia, con un tono che richiama il verismo di Giovanni Verga. Le dinamiche familiari, l’onore, la punizione e la fatalità si intrecciano in una narrazione che non fa sconti. Il film racconta l’Italia che non compare nei libri di storia: quella degli ultimi, dei dimenticati, di chi ha lottato e spesso perso. L’ambientazione tra gli uliveti pugliesi è uno dei punti di forza visivi della pellicola, regalando immagini suggestive e autentiche. Non mancano, però, alcune critiche. Alcuni spettatori e recensori hanno evidenziato una certa superficialità nel trattamento dei personaggi secondari e delle dinamiche sociali, che avrebbero meritato un approfondimento maggiore.

Resta però intatta la forza evocativa della storia, capace di emozionare e far riflettere. Con L’ultimo paradiso, Riccardo Scamarcio dimostra ancora una volta la sua versatilità e il suo impegno nel raccontare storie che parlano al cuore del pubblico italiano. Il doppio ruolo di attore e autore gli permette di costruire un personaggio a tutto tondo, capace di incarnare le speranze e le frustrazioni di un’intera generazione. La sua interpretazione è intensa e sofferta, capace di reggere l’intero film sulle proprie spalle.

L’ultimo paradiso non è solo un film d’amore. È un grido contro l’ingiustizia, una denuncia sociale, un viaggio nella memoria collettiva. Racconta un tempo in cui ribellarsi poteva costare la vita, ma anche accendere una scintilla. Si tratta di un'opera che emoziona e che fa riflettere, che restituisce dignità a storie troppo spesso dimenticate. In un’Italia che corre veloce, guardare al passato può essere un atto rivoluzionario, proprio come l’amore di Ciccio e Bianca.