Esiste la vera tomba di una principessa Disney: ecco dove si trova e come vistarla.
C'è un angolo d’Inghilterra dove la storia si fonde con la leggenda, e dove una figura divenuta celebre nei film d’animazione rivive come simbolo di dialogo e memoria. A Gravesend, nel Kent, sorge la statua di Pocahontas, principessa nativa americana, protagonista di una delle vicende più toccanti dell’incontro tra il Nuovo e il Vecchio Mondo. Non si tratta solo di un’attrazione turistica o di una curiosità per appassionati di storia, ma di un luogo che invita a riflettere sulla complessità del passato. Qui, a pochi passi dalla riva del Tamigi, si scopre una verità ben più profonda di qualsiasi favola. In Italia, invece, c'è un castello che sembra quello di Rapunzel.
La vera tomba di una principessa Disney: come visitarla e dove si trova
Pocahontas, il cui nome reale era Matoaka, nacque verso la fine del XVI secolo in Virginia, figlia del potente capo Powhatan. Ancora giovanissima, fu testimone e protagonista dell’arrivo degli inglesi nelle sue terre. La leggenda la vuole salvatrice del capitano John Smith, ma la sua importanza storica va ben oltre: fu mediatrice, ambasciatrice di pace, figura-ponte tra due mondi destinati a scontrarsi. A raccontare parte della storia e a mostrare alcune immagini realmente esistenti è proprio il creatore di contenuti, conosciuto sui social come @giovanniarena. La vera storia di questa principessa è totalmente differente rispetto a quella che abbiamo visto nel celebre cartone Disney.
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Nel 1616, giunse in Inghilterra con il marito, il colono John Rolfe, e il figlio Thomas. Fu accolta a corte, ritratta come simbolo vivente della possibilità di un’integrazione pacifica tra civiltà. Ma il sogno durò poco. Nel marzo del 1617, mentre si preparava a tornare in patria, morì improvvisamente a Gravesend. Aveva appena vent’anni. Venne sepolta lì, in terra straniera, e da allora il suo nome è rimasto legato per sempre a questa cittadina inglese.

Nel cuore di Gravesend, nei giardini della chiesa di St. George, sorge la statua commemorativa di Pocahontas. Si tratta di una copia in bronzo dell’opera realizzata dallo scultore americano William Ordway Partridge nel 1913, il cui originale si trova a Jamestown, Virginia. La replica fu donata nel 1958 dal governatore della Virginia alla città inglese, come gesto di amicizia tra le due nazioni. L’opera ritrae Pocahontas a braccia aperte, in un gesto che evoca accoglienza, ma anche vulnerabilità. L’espressione è dignitosa, malinconica. Una posa che sembra raccontare tutto il peso della sua giovane esistenza, spezzata tra due culture in conflitto e unite, al tempo stesso, dalla sua figura.
I giardini della memoria
I “Princess Pocahontas Gardens” non sono solo un luogo di passaggio per turisti o appassionati. Sono un punto di incontro tra passato e presente. Qui, una targa ricorda la sua storia e il legame con Gravesend. Anche se l’incendio che distrusse la chiesa originale nel XVIII secolo ha cancellato ogni traccia della tomba, il sito è diventato un luogo simbolico dove ogni anno si tengono commemorazioni in suo onore.
Passeggiare tra questi giardini silenziosi, curati e immersi nel verde, offre una pausa dalla frenesia della città e un’occasione per riflettere su una storia spesso raccontata in modo semplificato. Raggiungere Gravesend è semplice: un treno diretto da Londra impiega poco più di quindici minuti. La cittadina, affacciata sul fiume, conserva ancora l’atmosfera tipica dei porti fluviali inglesi, ma la vera perla è questo angolo di storia universale nascosto nei suoi giardini. Visitare la statua di Pocahontas non è soltanto un modo per vedere da vicino il volto reale della celebre principessa Disney. È un invito ad andare oltre il mito, per riscoprire una figura che ha incarnato, in vita, la speranza di dialogo tra civiltà profondamente diverse.