Non solo il passaporto: c'è bisogno di un altro requisito per partire per l'Inghilterra e, in generale, per i paesi del Regno Unito. L'avvertimento dell'esperto.
Per i cittadini italiani, la necessità di un passaporto dipende dalla destinazione. Nei Paesi dell’Unione Europea e dell’Area Schengen, basta una carta d’identità valida per l’espatrio. Francia, Spagna, Germania, Paesi Bassi e altri accettano questo documento senza ulteriori formalità. Al di fuori di questi confini, il passaporto è in genere indispensabile. Per entrare in Paesi come Stati Uniti, Giappone, Canada, Russia o Brasile, il passaporto rappresenta il principale documento richiesto per l’ingresso. Tuttavia, per alcuni Stati non è sufficiente. In circa 36 Paesi è anche necessario ottenere un visto prima della partenza. È il caso, ad esempio, di Cina, India, Russia, Cuba e Iran. Il visto va richiesto presso ambasciate o consolati e comporta l’invio di documenti, tempi di attesa e costi.
Esistono però numerosi Paesi che consentono l’ingresso ai cittadini italiani con il solo passaporto, senza bisogno di visto, per soggiorni brevi. Il Regno Unito, ad esempio, permette l’ingresso fino a sei mesi, senza visto, purché si tratti di turismo. In altri casi, come per gli USA, è sufficiente ottenere un’autorizzazione elettronica (ESTA). È importante ricordare che ogni Paese stabilisce autonomamente le condizioni di accesso e permanenza. La presenza o meno del visto modifica anche i controlli all’arrivo e la durata massima del soggiorno. Dal mese di aprile, poi, per partire per il Regno Unito ci vuole anche un altro requisito.
Inghilterra e Regno Unito: ecco il nuovo requisito, oltre al passaporto
Oltre al passaporto, infatti, dallo scorso mese di aprile serve anche l'ETA, per viaggiare in Inghilterra e negli altri Paesi del Regno Unito. Lo ha ricordato anche un noto esperto di tutela dei consumatori, l'avvocato Massimiliano Dona. Il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, in effetti, ha spiegato che per entrare nel Regno Unito, è ora necessario ottenere un’autorizzazione elettronica denominata ETA (Electronic Travel Authorization). Non si tratta di un visto, ma di un requisito obbligatorio anche per i minori, introdotto per rafforzare i controlli alle frontiere. Per richiedere l'ETA, occorrono tre elementi fondamentali: un passaporto biometrico valido, un indirizzo email attivo e una carta di pagamento per versare la somma di 16 sterline.

Come spiega Dona, la procedura si svolge online, tramite l’app ufficiale ETA UK oppure anche sul sito governativo britannico. Sono questi gli unici canali da utilizzare: il rischio di incorrere in siti truffaldini è concreto e può compromettere l’esito della richiesta. Una volta ottenuta, l’autorizzazione deve essere stampata, poiché i controlli aeroportuali potrebbero richiederne una copia fisica. L’assenza dell'ETA comporta la possibilità concreta di essere bloccati all’imbarco, rendendo impossibile la partenza verso il Regno Unito. Questo nuovo requisito sottolinea l’importanza di verificare in anticipo tutte le condizioni di ingresso, anche in Paesi con i quali non è richiesto il visto, evitando così inconvenienti che potrebbero compromettere l’intero viaggio.
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