Un turista italiano, in viaggio alle Filippine, ha assaggiato gli spaghetti del McDonald's: ecco quanto li ha pagati e qual è stata la sua reazione.
Gli spaghetti rappresentano un pilastro della cucina italiana, riconosciuto a livello mondiale per la loro semplicità e capacità di esaltare sapori autentici. Lunghi e sottili, sono composti da semola di grano duro e acqua, un abbinamento che ha saputo mantenere intatta la sua identità nel tempo. Le origini degli spaghetti si collocano nel Medioevo, con testimonianze risalenti al XII secolo in Sicilia. Nonostante il mito di Marco Polo, è ormai accertato che la loro introduzione in Italia non derivi dalla Cina. La vera consacrazione avviene però a Napoli, città che li adotta e li trasforma in simbolo popolare. Il termine “spaghetti” entra ufficialmente nel lessico italiano nel 1819, consolidando il loro ruolo nella cultura gastronomica.
Il pomodoro, giunto in Europa nel XVI secolo, inizialmente venne accolto con scetticismo. Solo nel XIX secolo, grazie anche alla diffusione del San Marzano, il connubio tra spaghetti e pomodoro si afferma come icona della cucina mediterranea. La prima ricetta codificata di salsa al pomodoro risale al 1692, ma è nell’Ottocento che gli spaghetti al pomodoro diventano espressione di una tradizione che unisce gusto e identità. Oggi questo piatto rappresenta un simbolo nazionale, celebrato in film, libri e scene familiari. Dietro la sua apparente semplicità si cela un equilibrio raffinato tra ingredienti di qualità e tecnica, che lo rende ambasciatore dell’italianità nel mondo. Gli spaghetti al pomodoro, più che un cibo, sono un rito culturale.
Italiano prova gli spaghetti al McDonald's filippino: ecco la sua reazione
In quanto ambasciatori dell'italianità nel mondo, i piatti di spaghetti, e soprattutto di spaghetti al pomodoro, vengono cucinati anche nei ristoranti di altri Paesi. A volte, essi vengono cucinati in maniera fedele alla ricetta originale, o con aggiunte, comunque, coerenti con la tradizione culinaria italiana. Altre volte, invece, la ricetta degli spaghetti al pomodoro viene stravolta o, comunque, particolarmente male eseguita, almeno per il palato di un italiano. Sembra sia questo il caso di una sede del McDonald's delle Filippine, presso la quale si è recato un travel creator noto sul web, Mattia D'Antoni di curiosi.tia. L'influencer ha raccontato la sua esperienza sui social.
@curiosi.tia PROVO I MC SPAGHETTI DEL MCDONALD’S FILIPPINO 😱🍝🇵🇭 Sì, erano terribili. Italiani, scusate 🌈🇮🇹 #mcspaghetti #mcdonalds #mc #filippine #philippines #palawan #puertoprincesa
Prima di tutto, il prezzo: non si può dire che sia alto, dato che il travel creator ha speso 74 pesos filippini, e cioè circa un euro e 25. In base alla sua reazione, però, forse il piatto valeva effettivamente un euro e 25, se non di meno: la pasta era, in effetti, scotta, e il sugo è stato aggiunto alla pasta, senza far amalgamare bene gli ingredienti. A proposito di ingredienti, la caratteristica che, probabilmente, sembrerà più strana agli italiani è la presenza di un ingrediente molto particolare: i wurstel 'da hot dog'. Inizialmente, il turista pensava fossero carote ma, assaggiando l'alimento, si è reso conto del fatto che si trattava di carne, probabilmente suina. La reazione del travel creator non è stata assolutamente positiva: "In questo momento, nel mondo, un italiano è morto cucinando", ha concluso.
