Stasera in tv c'è un cult veramente imperdibile con Al Pacino: ha fatto boom di incassi al botteghino, scopriamo di seguito, titolo, trama, cast e perché vale assolutamente la pena vederlo.
Un giovane avvocato dalla carriera fulminante. Un mentore enigmatico e affascinante. Una moglie che scivola lentamente nella follia. E un segreto che cambia tutto. Se cercate un film che vi incolli allo schermo, che vi faccia riflettere e, al tempo stesso, vi inquieti, L’avvocato del diavolo è la scelta perfetta per la serata. Questa pellicola del 1997, diretta da Taylor Hackford, è più di un semplice thriller. È un viaggio oscuro tra ambizione, libero arbitrio e tentazioni demoniache, con un cast stellare che regala interpretazioni memorabili.
Stasera in tv L'avvocato del Diavolo: alcune curiosità sul grande cult
Il film va in onda stasera su Iris, canale 22 del digitale terrestre, alle ore 21.14. Il protagonista è Kevin Lomax, interpretato da Keanu Reeves in uno dei ruoli più intensi della sua carriera. È un giovane avvocato della Florida, tanto brillante quanto arrogante, che non ha mai perso una causa. Anche quando il suo cliente è un insegnante accusato di molestie, Kevin riesce a ottenere l’assoluzione. Un successo che gli apre le porte del prestigioso studio legale di John Milton, a New York. Ed è qui che entra in scena un Al Pacino istrionico e magnetico. Il suo Milton è carismatico, enigmatico, manipolatore. Sembra l’uomo perfetto, o quasi.
Perché dietro il suo sorriso si cela un’identità diabolica, nel senso più letterale del termine. Accanto a loro, una Charlize Theron vulnerabile e intensa nei panni di Mary Ann, la moglie di Kevin, che si ritrova sola e disorientata in una metropoli gelida e ostile. Il suo lento declino mentale è uno degli aspetti più toccanti e disturbanti del film. Inizialmente, la produzione aveva pensato a Brad Pitt per il ruolo di Kevin. Alla fine, il progetto è andato in fumo. Infatti, Al Pacino, scelto per il ruolo di Milton non era predisposto ad accettare la parte perché la giudicava troppo stereotipata. L’avvocato del diavolo è una storia di tentazione e corruzione morale. Ma non ci sono croci rovesciate o caproni satanici: il Male qui si nasconde dietro cravatte firmate e uffici di lusso.

Il vero Inferno è un grattacielo con vista su Central Park. Ed è questo che rende il film così potente. Kevin viene sedotto dal successo, dal denaro, dal prestigio. Ma più si avvicina al potere, più perde contatto con ciò che conta davvero. Sua moglie inizia ad avere allucinazioni, si sente perseguitata, vede demoni sotto sembianze umane. Lui, invece, si lascia cullare da una vita scintillante e spietata, fino al momento in cui scopre l’atroce verità: Milton è Satana, e lui è suo figlio. Un colpo di scena che cambia completamente la prospettiva e trasforma il thriller legale in una parabola morale sull’ambizione e sulla vanità. La rivelazione finale non è solo narrativa, ma anche filosofica: Kevin ha sempre creduto di essere al comando, ma era solo una pedina.
Un cult intramontabile, boom di incassi al botteghino
A differenza di molti film con queste tematiche, L’avvocato del diavolo non mette in scena la lotta tra Bene e Male nel senso classico. Qui il vero cuore della storia è il libero arbitrio. Kevin ha una scelta, e quando decide di ribellarsi, compie il gesto estremo per sottrarsi al destino imposto: si toglie la vita. Ma la storia non finisce lì. Il tempo si riavvolge, offrendo a Kevin una seconda possibilità. E questa volta sceglie la via giusta, quella dell’etica, del rispetto per la verità, rifiutandosi di difendere un cliente colpevole. Una metafora potente, che suggerisce come ogni giorno si possa scegliere di essere migliori, anche quando tutto sembra spingerci nella direzione opposta.
Oltre alla trama avvincente e alle interpretazioni carismatiche, L’avvocato del diavolo colpisce per la sua atmosfera cupa e sofisticata. Le location, tra Manhattan e la Florida, sono cariche di simbolismi. Le scenografie, i costumi, la fotografia: tutto contribuisce a creare un mondo elegante e inquietante, in cui nulla è come sembra.La colonna sonora chiude in bellezza con “Paint It Black” dei Rolling Stones, un brano perfetto per sottolineare il ritorno al cinismo e alla vanità del protagonista, proprio quando pensavamo avesse imparato la lezione. Inoltre, fu un vero e proprio successo al botteghino. Infatti, il film costò solo 57 milioni di dollari. Ne incassò almeno 152 milioni, risultando per questo, un grande successo.