Lavoro, sono 3 i casi in cui si può essere assenti alla visita fiscale: la guida dell'avvocato

Essere assenti alla visita fiscale è un problema, e può causare gravi conseguenze: ci sono, però, tre eccezioni, per le quali si può essere assenti. Ecco la spiegazione della nota esperta.

Quando un lavoratore dipendente si assenta per malattia, la normativa italiana tutela il suo diritto alla conservazione del posto, entro i limiti temporali previsti dal periodo di comporto. In tale periodo, il lavoratore può ricevere una retribuzione, erogata in parte o interamente dal datore di lavoro o dall’INPS, in base al contratto collettivo applicato. È fondamentale che il lavoratore comunichi con tempestività l’assenza e l’indirizzo in cui sarà reperibile, oltre a farsi rilasciare e trasmettere dal medico il certificato di malattia in via telematica. Durante l’assenza, l’INPS può disporre visite fiscali per accertare lo stato di salute, anche su richiesta del datore.

Tali controlli devono svolgersi nelle fasce orarie di reperibilità, che valgono tutti i giorni, inclusi festivi: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00. In queste ore il lavoratore è tenuto a farsi trovare all’indirizzo comunicato. L’assenza ingiustificata alla visita fiscale attiva una serie di sanzioni. Se il lavoratore non si fa trovare, il medico fiscale lascia un avviso e invita a una visita ambulatoriale presso l’INPS il giorno seguente (non festivo). Se l’interessato si presenta e giustifica l’assenza, non subisce penalizzazioni. Tuttavia, il mancato rispetto dell’appuntamento o l’assenza di una valida giustificazione comportano la decurtazione dell’indennità economica.

Lavoro: ecco i tre casi in cui si può essere assenti alla visita fiscale

Alla prima assenza non giustificata si perde il 100% dell’indennità per i primi dieci giorni. Alla seconda, l’indennità si riduce del 50% per il periodo rimanente. Dalla terza in poi, l’indennità viene revocata completamente. Oltre alle sanzioni economiche, il datore può adottare provvedimenti disciplinari. In presenza di recidiva, può arrivare fino al licenziamento per giusta causa. Ci sono, però, dei casi in cui si può essere assenti alle visite fiscali. A rivelare quali sono, è stata anche una nota esperta di diritto del lavoro, l'avvocato Wanda Falco.

 

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In particolare, l'esperta ha, prima di tutto, spiegato che non sono tenuti a rispettare le fasce di reperibilità, i dipendenti affetti da malattie gravi, che richiedano terapie salvavita, e i dipendenti che siano affetti da patologie connesse a un'invalidità pari o superiore al 67%. Per tutti gli altri, i casi in cui le assenze alla visita fiscale sono giustificate sono i seguenti: prima di tutto, dei gravi motivi personali o familiari, che dovranno essere accertati, poi anche le cause di forza maggiore. Infine, sono giustificati coloro che, proprio in quelle ore, si sono sottoposti a visite mediche urgenti, o altri accertamenti sanitari, che non potevano essere svolti in altre fasce orarie. In tutti questi casi, l'assenza alla visita fiscale sarà giustificata, e non vi saranno conseguente per il lavoratore.

Assenti visita fiscale
La visita medica urgente è uno dei casi per i quali l'assenza alla visita fiscale può essere giustificata. (Fonte: Instagram - @avv.wandafalco).