È il dipendente ad avere l'ultima parola sulle sue ferie, oppure è il datore di lavoro che le decide veramente? Ecco la risposta della nota esperta: è molto chiara.
Le ferie lavorative costituiscono un diritto imprescindibile, sancito dalla legge, che svolge un ruolo determinante nel preservare l’equilibrio tra salute mentale, produttività e qualità della vita professionale. La pausa dal lavoro consente ai dipendenti di recuperare energie fisiche e mentali, offrendo un sollievo concreto dallo stress accumulato e dai ritmi intensi tipici della quotidianità lavorativa. Il distacco temporaneo permette di riscoprire spazi personali e familiari spesso sacrificati, contribuendo così a una migliore gestione del tempo e degli affetti. L'importanza delle ferie si riflette anche sulla salute complessiva del lavoratore, con effetti positivi documentati nella prevenzione del burnout, nella riduzione dell’assenteismo e nel calo dei disturbi legati allo stress.
Rientrare dopo un periodo di pausa stimola la motivazione, favorisce la creatività e migliora la capacità di affrontare le sfide con rinnovata lucidità. Questo influisce in modo diretto anche sulle prestazioni aziendali. Dal punto di vista organizzativo, le ferie ben gestite migliorano il clima aziendale, abbassano il rischio di errori e incidenti, e incentivano una cultura del lavoro più sana. I dipendenti più sereni instaurano relazioni professionali più costruttive, a vantaggio della collaborazione interna. Una pianificazione chiara e condivisa delle assenze aiuta infine a evitare disagi operativi e tensioni tra colleghi, mantenendo alta l’efficienza anche nei periodi di maggiore turnazione.
Ferie: chi le decide effettivamente? L'esperta fa chiarezza
Ma chi stabilisce, effettivamente, il periodo di ferie? La risposta potrebbe sorprendere molti lettori, dato che non è quella che più facilmente si immagina. È vero che il dipendente può proporre un determinato periodo, in base alle sue esigenze ma non è lui a stabilire, effettivamente, le sue ferie. A rivelarlo, è stata anche una nota esperta di diritto del lavoro, la dottoressa Sabrina Grazini. In particolare, l'esperta ha spiegato che molti credono che il periodo di ferie sia scelto a metà dal datore del lavoro e a metà dal dipendente.
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Non è, però, nemmeno così. L'unico che ha l'ultima parola sulle ferie di un dipendente è, infatti, il datore di lavoro. È lui che le può decidere, e il dipendente non può opporsi, purché il numero di giorni di ferie sia congruo a quanto previsto dalla legge, e coerente con il numero di giorni di ferie che il dipendente ha maturato. Naturalmente, però, quando possibile e se possibile, il datore di lavoro deve cercare di venire incontro alle esigenze del dipendente, a maggior ragione nel caso in cui queste non creino problemi con il lavoro stesso.
