"Non usate l'ammorbidente su questi capi", esperta di igiene spiega perché e come sostituirlo

Esperta di pulizie rivela su quali capi non andrebbe mai messo l'ammorbidente: alcuni sono totalmente inaspettati.

C’è un gesto che molti fanno senza pensarci troppo, quasi per abitudine: aggiungere l’ammorbidente in lavatrice. Quel profumo intenso, quella sensazione di morbidezza sembrano irresistibili. Ma attenzione: non tutti i tessuti gradiscono questo trattamento. Anzi, in alcuni casi, usarlo è un vero e proprio errore che può compromettere irrimediabilmente la qualità dei tuoi capi. A mettere in guardia è l’esperta di faccende domestiche diventata virale sui social, conosciuta con il nome di fiore_dolce_casa. Nei suoi video, molto seguiti sui social, spiega con semplicità e competenza perché l’ammorbidente non va bene per tutto. Ecco quali sono, secondo lei, i capi che dovrebbero essere lavati senza questo prodotto.

Quali capi non lavare con l'ammorbidente: l'avvertimento dell'esperta

Può sembrare un paradosso, ma proprio gli asciugamani, che dovrebbero essere morbidi e avvolgenti, sono i primi a soffrire per colpa dell’ammorbidente. Il motivo è semplice: i componenti chimici contenuti al suo interno tendono a depositarsi tra le fibre, creando una sorta di patina che riduce drasticamente la capacità di assorbire l’acqua. Il risultato? Asciugamani profumati ma inutili, che non svolgono più la loro funzione principale. Lo stesso discorso vale per tovaglie, strofinacci, teli bagno e altri tessuti da casa. I capi tecnici, quelli usati per fare sport o attività fisica, sono realizzati con materiali innovativi studiati per favorire la traspirazione e mantenere la pelle asciutta. L’ammorbidente, però, può alterare la struttura di queste fibre, riducendo la capacità del tessuto di far evaporare il sudore.

Oltre a comprometterne la resa, si rischia anche di favorire la proliferazione di cattivi odori. Per questo motivo, gli indumenti sportivi vanno lavati con detergenti delicati, ma privi di ammorbidente. Quando si parla di intimo, entrano in gioco delicatezza, elasticità e resistenza. Reggiseni, slip, body e capi simili hanno bisogno di trattamenti mirati per mantenere la loro forma e durata nel tempo. L’ammorbidente, invece, può rendere le fibre meno elastiche, causandone un precoce deterioramento. Se vuoi che i tuoi capi più intimi restino come nuovi, meglio optare per un lavaggio gentile ma senza aggiunte inutili.

lavatrice capi seta
Capo di seta in lavatrice. Fonte: Instagram

Ci sono tessuti che, per natura, sono più delicati e bisognosi di cure particolari. La lana e la seta rientrano perfettamente in questa categoria. Entrambi mal tollerano i prodotti troppo aggressivi, e l’ammorbidente può causare danni evidenti, alterando la texture e rovinandone la struttura. Meglio puntare su detergenti specifici per capi delicati, seguendo sempre le istruzioni in etichetta. Lo stesso vale per piumoni o piumini. Anche in questo caso, il rischio è quello di compromettere le proprietà isolanti del tessuto. L’ammorbidente, penetrando nelle fibre, può appiattire l’imbottitura, rendendola meno efficace nel trattenere il calore. Un bel problema, soprattutto se si tratta di piumoni invernali o giacche imbottite. Per mantenerli soffici e funzionali, meglio lavarli con cicli specifici e senza ammorbidente.

L’alternativa naturale consigliata dall’esperta

Non è necessario rinunciare completamente al profumo o alla morbidezza. L’esperta suggerisce un metodo alternativo, più sostenibile e delicato: l’uso dell’acido citrico. Basta scioglierne un cucchiaio in acqua e aggiungere qualche goccia di olio essenziale oppure un profumatore per bucato a base naturale. Il risultato è comunque un capo pulito, morbido e profumato e senza alcun problema, specie per i capi sopracitati.

Ma come funziona l'acido citrico? A differenza dell'ammorbidente non rende le fibre più morbide, ma impedisce che si induriscano a causa del calcare e dei vari residui alcalini. Lascia, dunque, i capi naturalmente morbidi. Inoltre, tende a sciogliere anche il calcare presente nell'acqua del lavaggio che spesso si deposita sulle fibre dei tessuti, rendendoli rigidi e ruvidi. Eliminando il calcare, diventano molto più soffici al tatto.