L'Agenzia delle Entrate invierà migliaia di lettere ad altrettanti contribuenti, tra quelli che hanno usufruito del Superbonus: esperto spiega di cosa si tratta e cosa controllerà l'ente.
Il Superbonus, introdotto nel 2020, ha rappresentato un forte stimolo fiscale per il settore edilizio. Nato per incentivare la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza sismica, prevedeva inizialmente una detrazione del 110% sulle spese sostenute. Questa misura, applicabile anche alle seconde case non di lusso, ha avuto un impatto rilevante sull’economia e sull’ambiente, ma anche sui conti pubblici. Ad agosto 2024, ha riportato ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, oltre 500.000 edifici hanno beneficiato del Superbonus.
Nel 2025, la detrazione è scesa al 65%. Il beneficio è riservato solo a chi ha avviato i lavori entro il 15 ottobre 2024. Sono ammessi esclusivamente alcuni interventi principali, come l’isolamento termico e la sostituzione degli impianti di riscaldamento. Lo sconto in fattura e la cessione del credito restano praticabili soltanto per chi ha rispettato precise scadenze amministrative entro marzo 2024. Una deroga importante è prevista per gli immobili nelle zone colpite da eventi sismici, dove il Superbonus al 110% resta valido fino a fine anno. Nonostante le sue criticità, la misura ha rappresentato un esempio senza precedenti di incentivo pubblico alla rigenerazione edilizia.
Superbonus: arrivano i controlli dell'Agenzia delle Entrate, cosa contengono le lettere
La notizia recente è che molti dei contribuenti che hanno usufruito del Superbonus negli scorsi anni riceveranno lettere dall'Agenzia delle Entrate. Un noto commercialista ed esperto italiano, il dottor Massimiliano Allievi, ha spiegato, in effetti, che alcune di queste lettere sono già arrivate, mentre altre arriveranno nelle prossime settimane. Nella prima fase, spiega l'esperto, almeno 10.000 persone riceveranno queste lettere. Queste hanno l'obiettivo di verificare che tutto sia stato fatto correttamente, e che non ci siano stati errori da parte dei contribuenti.
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Ma cosa si controllerà, in particolare, in questa prima frase? L'esperto ha spiegato che ci si concentrerà sulla rendita catastale, e, cioè, su come e se è stata modificata la rendita catastale dell'immobile, a seguito dei lavori del Superbonus. Non si tratta di accertamenti veri e propri, ma sono delle lettere in cui si invitano i contribuenti a verificare se il tutto è stato svolto correttamente. Quindi, spiega ancora l'esperto, si può rispondere ravvedendosi, quindi ammettendo eventuali errori fatti e correggendoli, oppure si possono motivare le proprie scelte, dimostrando che è tutto stato svolto correttamente. Probabilmente, conclude l'esperto, questa sarà solo la prima fase di controlli del Superbonus, già annunciati precedentemente. Questi, duqnue, potranno essere ancora più approfonditi in seguito.

Rendita catastale
Ma cos'è, esattamente, la rendita catastale? La rendita catastale è il valore fiscale attribuito a ogni immobile dall’Agenzia delle Entrate. Rappresenta il reddito medio potenziale che un immobile potrebbe generare in condizioni standard ed è un parametro essenziale per calcolare varie imposte, tra cui IMU, TASI, IRPEF, successioni e donazioni. Questo valore si ricava considerando elementi come la categoria catastale, la superficie e la zona dell’immobile. È indicato nella visura catastale o nell’atto di acquisto. La rendita catastale costituisce la base per determinare il valore catastale, a sua volta utilizzato per definire l’importo delle tasse da versare in relazione alla proprietà. Si tratta quindi di un dato tecnico, ma di grande rilievo fiscale, poiché condiziona direttamente il peso tributario che grava sugli immobili. La sua corretta individuazione è cruciale in ogni operazione patrimoniale o fiscale che coinvolga un bene immobiliare.