Attenzione a questo pesce: esperto rivela quando mangiarlo può essere allucinogeno e come evitare problemi

C'è un determinato tipo di pesce che può avere un effetto allucinogeno: esperto rivela di cosa si tratta e come evitare problemi.

Alcuni alimenti di uso comune possono, in determinate condizioni, provocare alterazioni sensoriali o vere e proprie allucinazioni. Si tratta di fenomeni rari, ma ben documentati nella letteratura scientifica e nella storia.

Nel passato, il pane di segale contaminato da Claviceps purpurea, un fungo parassita, poteva provocare una particolare intossicazione Questa condizione era associata a convulsioni, allucinazioni e, nei casi più gravi, alla morte. Il responsabile è l'ergotamina, una sostanza strutturalmente simile ai precursori dell'LSD. Un’altra sostanza di uso quotidiano, la caffeina, può indurre allucinazioni uditive o visive se assunta in dosi (davvero) molto elevate. L’effetto è legato a un forte aumento del cortisolo, l’ormone dello stress. Il consumo eccessivo di peperoncino estremamente piccante, come il Carolina Reaper, può generare uno stato euforico e distaccato dalla realtà, provocato dal rilascio massiccio di endorfine. Anche la noce moscata, se assunta oltre una certa soglia, potrebbe avere un effetto psicotropo.

La causa è la miristicina, capace di indurre stati confusionali e visioni per giorni. I semi di papavero contengono oppiacei naturali in quantità minime, ma un abuso può comunque generare effetti sedativi o allucinogeni. Ovviamente, in tutti i casi citati, si tratta di situazioni molto rare, o seguite ad abusi dell'alimento citato. In casi normali, infatti, consumare i prodotti sopracitati è assolutamente sicuro e innocuo. Allo stesso modo, sottolineiamo che gli effetti allucinogeni sono pericolosi, e le possibili conseguenze sono assolutamente negative.

Attenzione a questo pesce: come evitare l'effetto allucinogeno della salpa

Un caso particolare è quello della salpa, un pesce mediterraneo che, in alcuni casi, può avere effetti allucinogeni. Un noto esperto di alimentazione, l'agronomo Daniele Paci, ha spiegato che alcune persone, dopo aver mangiato la salpa, hanno avuto incubi e allucinazioni, in alcuni casi durate anche delle ore. Pare che questo sia dovuto, secondo diversi studi, al particolare modo di alimentarsi della salpa: essa non mangia altri pesci, ma solo aghi e piante. Sono queste piante che, probabilmente, potrebbero causare effetti tossici. Queste intossicazioni, però, sono piuttosto rare.

Ma come evitare del tutto il rischio di intossicazione? Prima di tutto, l'esperto spiega che solo la testa e le interiora possono contenere le tossine: per questo, basta sfilettare il pesce e togliere testa e interiora, per evitare possibili intossicazioni. Non solo: l'esperto aggiunge, infatti, che uno studio del 2012, pubblicato sulla rivista In Vitro Cellular and Developmental Biology, ha dimostrato che l'effetto allucinogeno potrebbe dipendere dalla stagione. In particolare, spiega l'esperto, le piante che sviluppano le tossine di cui si nutre il pesce, le producono di più durante il periodo autunnale. Per questo, in primavera, l'intossicazione è più improbabile. Per tutti questi motivi, basta non mangiare le teste e le interiora della salpa per essere sicuri, e nelle stagioni non autunnali il pesce è più sicuro.

Pesce allucinogeno
Dei pesci sul banco della pescheria.