Per chi fa la raccolta differenziata, non è importante solo sapere come differenziare i rifiuti, ma anche come differenziare i sacchetti: esperta rivela un errore che tutti fanno, senza saperlo.
La raccolta differenziata è uno strumento chiave per limitare l’impatto ambientale dei rifiuti, ma viene spesso eseguita in modo scorretto. Gli errori più comuni derivano dalla scarsa conoscenza delle regole e dalla presenza di materiali ambigui. È importante ricordare che oggetti come penne, piatti sporchi o giochi non sono riciclabili nello stesso circuito e finiscono nell’indifferenziato. Il vetro deve contenere solo bottiglie e barattoli. Materiali come ceramica, specchi o bicchieri rotti non vanno inseriti in questo contenitore e devono essere portati nei centri di raccolta o smaltiti come rifiuto non riciclabile. Anche la carta presenta delle criticità: se è unta, plastificata o trattata, come nel caso degli scontrini, non può essere riciclata.
Una delle difficoltà maggiori è rappresentata dai rifiuti composti da materiali diversi, come i contenitori Tetra Pak o i barattoli con tappi in metallo. In questi casi, è essenziale separare i materiali prima dello smaltimento. Lo stesso vale per la bioplastica, che può essere inserita nell’organico solo se è certificata. Tra gli errori gravi rientra anche lo smaltimento scorretto di oli esausti, pile e dispositivi elettronici, che devono essere conferiti presso appositi punti di raccolta. Per migliorare l’efficacia del riciclo è utile svuotare e schiacciare gli imballaggi, oltre a leggere le etichette ambientali. Conoscere le regole locali e prestare attenzione ai dettagli è indispensabile per rendere la raccolta differenziata più efficace e sostenibile.
Raccolta differenziata: l'errore che fanno tutti e come scegliere il sacchetto giusto
A proposito delle regole della raccolta differenziata, c'è un errore che molti fanno, senza saperlo. Pur sapendo dove inserire tutte le tipologie di rifiuti, infatti, si può sbagliare la scelta del sacchetto. Come spiega una nota esperta, sulla pagina social Mangrovia Shop, infatti, c'è un errore che molti commettono, senza saperlo: quello di usare il sacchetto di plastica compostabile per i rifiuti in plastica. Nei contenitori della plastica, infatti, vanno soltanto le buste di plastica e gli oggetti in plastica. La plastica compostabile deve essere usata soltanto, infatti, per l'indifferenziato o per l'umido od organico.

Per fare chiarezza, dunque, l'esperta ha spiegato che per la raccolta della plastica bisogna usare sacchetti di plastica non compostabile, mentre per la carta bisognerà usare sacchetti di carta. Per il vetro, invece, i sacchetti, in genere, non vanno proprio usati, e del contenitore va buttato solo il vetro, e non i tappi. I rifiuti organici vanno in plastica compostabile o in carta compostabile: spesso, questi sacchetti vengono venduti al supermercato. Ovviamente, così come non bisogna mai mettere i rifiuti di plastica nei sacchetti di plastica compostabile, non bisogna mai mettere l'organico nei sacchi di plastica normale. Per non commettere errori, insomma, basta soltanto ricordare che anche i sacchi nei quali i rifiuti vengono inseriti diventano, di per sé, rifiuti, e che, quindi, bisogna differenziare anche i sacchi. Ricordate, infine, la differenza tra plastica e plastica compostabile!
Visualizza questo post su Instagram