Sostituzione condizionatori, sono previste agevolazioni fiscali anche senza aver fatto altri lavori? L'Agenzia delle Entrate risponde

L'Agenzia delle Entrate ha risposto a un quesito molto particolare: è possibile ottenere agevolazioni fiscali per la sostituzione dei condizionatori, anche nel caso in cui non si svolgessero altri lavori in casa? Vi anticipiamo che la risposta è affermativa: ecco perché e come richiederle.

Le agevolazioni fiscali per l’efficienza energetica degli edifici rappresentano uno strumento essenziale per incentivare la riqualificazione del patrimonio immobiliare, generando benefici economici, ambientali e abitativi. Consentono di recuperare una parte significativa delle spese per lavori come isolamento termico, sostituzione di infissi, installazione di pompe di calore e pannelli solari, riducendo i costi effettivi. Gli interventi incentivati diminuiscono il fabbisogno energetico, con una possibile riduzione delle bollette fino al 70-80%, offrendo così un risparmio duraturo. Migliorano inoltre il comfort abitativo, stabilizzando la temperatura interna e migliorando la qualità dell'aria. Gli edifici efficienti risultano più appetibili sul mercato e aumentano il loro valore grazie a migliori certificazioni energetiche. Le agevolazioni favoriscono anche la sostenibilità ambientale, riducendo le emissioni di CO₂.

Queste detrazioni prevedono importanti novità dal 2025. Le detrazioni fiscali saranno, infatti, pari al 50% per le prime case e al 36% per gli altri immobili; dal 2026, si ridurranno rispettivamente al 36% e al 30%. I massimali di spesa variano, arrivando a 96.000 € per unità immobiliare in caso di interventi combinati con il Bonus Ristrutturazione e oscillando tra 30.000 € e 100.000 € per specifiche opere.

Sostituzione condizionatori: le agevolazioni fiscali possono essere richieste anche senza aver svolto altri lavori di ristrutturazione?

Gli interventi incentivati comprendono l’isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti, la sostituzione di infissi ad alta efficienza, l’installazione di pannelli solari e di pompe di calore. Sono ammessi anche i sistemi di domotica per il controllo energetico e le caldaie a biomassa. In questo articolo, parliamo di un intervento particolare: quello della sostituzione dei condizionatori in occasione della stagione estiva. A chiedere questo chiarimento all'Agenzia delle Entrate, mediante la Posta di FiscoOggi è stata una contribuente: in particolare, quest'ultima ha chiesto se fosse possibile usufruire di queste agevolazioni, anche qualora non avesse richiesto altri interventi di efficienza energetica.

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La risposta dell'Agenzia delle Entrate. (Fonte: Twitter - X).

La risposta è affermativa: l'importante è che la sostituzione riguardi un condizionatore a basso consumo e, comunque, migliore, dal punto di vista ambientale e dell'efficienza energetica, rispetto al precedente. L'Agenzia delle Entrate ha, in particolare, risposto che L'Agenzia delle Entrate ha, in particolare, risposto che l’agevolazione fiscale per la sostituzione dei condizionatori è disciplinata dall’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013 e dall’articolo 16-bis, lettera h), del Tuir - Testo unico delle imposte sui redditi. È previsto che gli interventi possano beneficiare della detrazione anche in assenza di opere edilizie vere e proprie, purché venga acquisita un’idonea documentazione che attesti il reale risparmio energetico secondo la normativa vigente.

Maggiori dettagli

L'Agenzia delle Entrate ha sottolineato, altresì, che la recente legge di bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha confermato che la detrazione spetta anche per le spese documentate sostenute nel 2025, escludendo però gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili. La misura della detrazione è fissata al 36%, ma viene innalzata al 50% se la spesa riguarda l’abitazione principale e viene sostenuta dal titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento.

Per beneficiare dell’agevolazione è necessario effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, specificando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o la partita Iva dell'impresa o del professionista esecutore dei lavori, oltre al numero e alla data della fattura relativa.