Una nota esperta di pulizie domestiche e bucato ha sfatato quattro miti importanti sulle pulizie domestiche: uno, in particolare, riguarda le superfici in vetro.
La pulizia domestica rappresenta un pilastro fondamentale della vita quotidiana, non soltanto per motivi estetici, ma anche per tutelare la salute e il benessere psicofisico degli abitanti di una casa. Un ambiente sporco o trascurato favorisce infatti la proliferazione di batteri, acari e muffe, elementi potenzialmente nocivi per le vie respiratorie e il sistema immunitario. Tuttavia, l’atto del pulire è spesso sottovalutato o eseguito con leggerezza, dando luogo a errori ricorrenti. Uno dei più diffusi è l’uso eccessivo o improprio dei detergenti chimici, i quali, oltre a lasciare residui pericolosi, possono danneggiare superfici delicate. Invece, un approccio più consapevole privilegia l’efficacia di prodotti naturali, che riducono il rischio di contaminazioni e sono meno invasivi per l’ambiente.
Inoltre, la frequenza delle pulizie viene talvolta gestita in modo irregolare. Attendere che lo sporco sia visibile compromette l’igiene e costringe a interventi più faticosi e meno efficaci. Pulire con costanza, seguendo una cadenza settimanale o giornaliera, è un’abitudine che produce effetti duraturi. Un altro errore silenzioso ma diffuso è la trascuratezza nei dettagli: maniglie, interruttori, telecomandi e telefoni accumulano germi e vengono raramente sanificati. Infine, l’uso di strumenti sporchi — come spugne non igienizzate o aspirapolvere con filtri intasati — rischia di diffondere ulteriormente lo sporco. Inoltre, ci sono alcuni miti, sulle pulizie domestiche, che è utile sfatare, in modo tale da evitare errori o distrazioni quando si fanno le pulizie domestiche.
Pulizie domestiche: ecco i quattro miti sfatati dall'esperta
A sfatare questi miti è stata una nota esperta, Erika Patragnoni, che sui social è conosciuta come Eriketta Life. Il primo mito da sfatare è già stato, in parte, menzionato all'inizio dell'articolo: non è vero, infatti, spiega l'esperta, che più detersivo significa più pulito. Troppo prodotto, in effetti, potrebbe lasciare dei residui, e attirare lo sporco. Un altro mito da sfatare riguarda il WC: secondo l'esperta, in effetti, il water non è sempre il posto più sporco della casa. Possono esserci, infatti, più batteri nel lavello della cucina, o addirittura sulle spugne usate proprio per lavare i piatti. Il terzo mito riguarda, invece, l'aceto.

Molti pensano, in effetti, che l'aceto disinfetti ma, secondo quanto spiegato da Erika Patragnoni, questo prodotto può essere molto utile per le pulizie domestiche, ma non a disinfettare le superfici. Esso è un ottimo sgrassante, e ha anche delle capacità deodoranti, ma non è capace di disinfettare. La quarta cosa è quella che, secondo l'esperta, molti non sanno: per quanto possano essere utili e buoni, i prodotti specifici per il vetro non sono gli unici prodotti che possono pulire queste superfici. L'esperta suggerisce, invece, di usare un po' d'alcool etilico sul panno in microfibra, e strofinare le superfici in vetro con quest'ultimo. Se pulite in maniera accurata con un panno in microfibra e l'alcool, spiega l'esperta, la superficie in vetro verrà comunque pulitissima, senza l'utilizzo di prodotti aggiuntivi.
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