Luisa Ranieri e Massimiliano Gallo tornano protagonisti stasera in tv: il film è tratto da una storia vera, un dramma italiano che, molto spesso, è stato dimenticato o comunque messo da parte.
Questa sera su Rai 5, va in onda Veleno, un film che scava nel cuore della Campania più martoriata, per restituirne tutta la verità, la bellezza e la disperazione. Diretto da Diego Olivares, questo dramma del 2017 vede protagonista una straordinaria Luisa Ranieri accanto a Massimiliano Gallo, in una storia che affonda le radici in fatti realmente accaduti. Non si tratta solo di un film, ma di un’opera che si inserisce a pieno titolo nella tradizione del cinema civile italiano, capace di denunciare senza retorica, emozionare senza ricatti.
Gallo e Ranieri, stasera in tv insieme: la storia vera che ha scosso l'Italia
Siamo nelle campagne casertane, scenario di quella che i media hanno definito “Terra dei Fuochi”. Qui vivono Cosimo e Rosaria Cardano, una coppia semplice, che lavora duramente allevando bufale e coltivando la propria terra. Il loro è un equilibrio fragile, basato sul sacrificio e sul legame profondo con la propria terra. Un giorno, questo equilibrio viene spezzato quando un giovane avvocato, Rino Caradonna, ambizioso e legato agli interessi della criminalità organizzata, tenta di impadronirsi dei loro terreni per trasformarli in discariche abusive. Una proposta che cela minacce e violenze, dietro la promessa di denaro facile. Cosimo rifiuta, ma paga un prezzo altissimo: si ammala di tumore, colpito dai veleni interrati nei campi. Sarà Rosaria, interpretata con intensità magistrale da Luisa Ranieri, a raccogliere il testimone della resistenza, diventando il simbolo di una battaglia più grande.

Il film prende spunto da vicende realmente accadute e si fa portavoce delle sofferenze di tante famiglie contadine strette tra inquinamento, malattia e minacce. La camorra non viene mai nominata esplicitamente, ma la sua ombra è sempre presente, come una coltre che avvolge ogni scelta e ogni silenzio. La regia di Diego Olivares miscela il lirismo popolare del melodramma con un realismo crudo e incisivo. L’uso del dialetto napoletano dona autenticità ai dialoghi, mentre la fotografia contrappone la bellezza delle terre coltivate al degrado ambientale lasciato dai rifiuti tossici. È un contrasto visivo e narrativo che colpisce e resta impresso.
Luisa Ranieri dà corpo e anima a Rosaria, una donna che non si piega. La sua forza non è eroica nel senso tradizionale, ma quotidiana, concreta, radicata nell’amore per il marito e per la propria terra. È lei la vera protagonista del film, colei che, quando tutto sembra perduto, si aggrappa ai valori fondamentali della famiglia e dell’onestà. Ranieri regala una performance intensa e vibrante, che trasmette il dolore ma anche la dignità di una donna che diventa, senza volerlo, portavoce di un’intera comunità. Gallo, invece, dà una grande intensità al personaggio di Cosimo, il marito di Rosaria.
Perché non si può perdere "Veleno"
Veleno è più di un film: è un manifesto di resistenza civile. Racconta il coraggio di chi dice no all’illegalità, anche quando questo significa affrontare malattia, solitudine e paura. Ma è anche un inno alla vita, quella che continua nonostante tutto, nei gesti quotidiani, nei campi seminati, negli sguardi pieni di futuro. La pellicola ha ottenuto due candidature ai Nastri d’Argento e, sebbene abbia avuto una distribuzione ridotta nelle sale, ha lasciato un segno profondo in chi l’ha visto. La forza del film sta nel suo equilibrio: denuncia senza diventare predica, emoziona senza scivolare nella retorica. Se amate Luisa Ranieri, non potete perdere un'altra fiction su RaiPlay con lei come protagonista.
Un altro aspetto importante da considerare è che questo film lancia un messaggio fondamentale per tutta l'Italia, non solo per un luogo geografico specifico. Lo si può interpretare in diversi modi. Alcuni telespettatori possono anche leggerlo come un modo per fronteggiare chiunque ha subito delle ingiustizie e ha visto il proprio mondo crollare. Non solo, anche un messaggio positivo per ritrovare in se stessi la forza di rialzarsi. Del resto, la protagonista del film, Rosaria, è una vera e propria eroina silenziosa. Incarna perfettamente il riscatto, la voglia di dare valore alla memoria e soprattutto il diritto ad avere un futuro diverso.