Stasera in tv c'è un film che regala moltissime emozioni e anche qualche lacrima, una storia che ridefinisce il modo di vedere l'amore: ecco perché vale la pena vederlo e di quale si tratta.
Questa sera, Rai Movie regala a tutti un’occasione imperdibile: un film che non solo racconta una storia d’amore, ma riesce a toccare corde emotive che parlano di passione, perdita e desiderio di libertà. Parliamo di un'opera che affascina per la sua delicatezza e forza narrativa, ambientata nel 1856, in un angolo isolato dello Stato di New York. Il film è Il mondo che verrà, diretto dalla regista Mona Fastvold, una pellicola che riesce a catturare l’essenza di un amore proibito, ma allo stesso tempo universale, che saprà conquistare anche gli spettatori più cinici.
La storia si dipana tra le spighe di grano e le distese di campi verdi, dove Abigail, una donna che ha appena vissuto il dolore straziante della perdita di sua figlia, trova una nuova speranza in un incontro casuale. L’arrivo di Tallie, una donna bella, estroversa e avventurosa, cambia per sempre la vita di Abigail. Le due si avvicinano, non solo per le difficoltà che entrambe stanno affrontando, ma per una complicità che sembra andare oltre la semplice amicizia.
Stasera in tv il film che ridefinisce il concetto d'amore: una storia da non perdere
Il film in onda stasera su Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre), si intitola Il mondo che verrà. Quello che nasce tra le due protagoniste è un legame che sfida le convenzioni del tempo. In un'epoca dove il ruolo della donna era rigidamente definito, le due protagoniste riescono a scoprire un amore profondo e liberatorio. Ma come tutte le storie d’amore che sfidano le regole sociali, la loro relazione deve fare i conti con le difficoltà: la presenza opprimente dei mariti, che si muovono tra la rabbia e l'indifferenza, e la dura realtà di un mondo che non ammette il diverso.

Il film non è solo una storia d'amore; è una riflessione sul dolore, sulla solitudine e sul bisogno di affermare se stessi in un contesto che tende a schiacciare l'individualità. La regia di Mona Fastvold è impeccabile nel tratteggiare questo rapporto intenso e al contempo struggente. La bellezza dei paesaggi della campagna, dove il silenzio è interrotto solo dal vento che muove i campi, è lo sfondo perfetto per un’emozione che cresce inesorabilmente, come un fiume che si gonfia prima di travolgere tutto.
Nel momento in cui Tallie si ammala, il cuore del film raggiunge una sua apoteosi tragica. La perdita della donna amata e la frustrazione di non poter fare nulla per salvarla è un dolore che lascia senza fiato. Abigail si trova a fare i conti non solo con il lutto, ma anche con la consapevolezza di un amore che non ha avuto il tempo di fiorire come avrebbe voluto. La conclusione, forse dolorosa, ma incredibilmente dolce nella sua malinconia, ci regala una riflessione sulla memoria, sull’importanza di ciò che è stato e su come l’amore, anche se perduto, non smetta mai di esistere.
Perché vale la pena vederlo
Questo meraviglioso film riesce ad incantare lo spettatore. Impossibile non notare, guardandolo, il suo tocco delicato e potente al tempo stesso. Un'opera che racconta un amore che non ha limiti di tempo, né confini. Un mondo nel quale il telespettatore entra senza riuscire più ad uscirne. La pellicola, inoltre, si inserisce in un contesto storico e sociale dove la repressione, soprattutto quella emotiva, è molto forte. Vale la pena vederlo proprio perché la loro è una storia fuori dal comune, che potrebbe piacere veramente a tutti e nella quale la maggior parte delle persone possono anche ritrovarsi. Chiunque abbia lottato per qualcosa nella vita, come un amore o anche un'amicizia, per il proprio desiderio di libertà, si ritroverà in questa dolce e al tempo stesso avvincente storia.