Se, nel condominio, qualcuno non paga le quote, potrebbero essere gli altri inquilini a dover pagare i debiti dei morosi. C'è, però, un metodo per evitare di essere obbligati a farlo. Ecco la spiegazione dell'avvocato.
I condomini sono obbligati a partecipare alle spese condominiali, che coprono la gestione, la manutenzione e la conservazione delle parti comuni dell’edificio. Questi oneri sono dovuti da tutti i proprietari, a prescindere dall’uso effettivo degli spazi condivisi. La suddivisione avviene secondo le tabelle millesimali e i criteri previsti dal Codice Civile. Le spese si distinguono in ordinarie e straordinarie. Le prime riguardano interventi di routine, come la pulizia, l’illuminazione e la manutenzione di impianti comuni, nonché il compenso dell’amministratore e la copertura assicurativa. Rientrano tra queste anche forniture come acqua e riscaldamento centralizzato, oltre a piccole riparazioni. Le spese straordinarie, invece, comprendono lavori di maggior entità. Tra questi, il rifacimento di facciate e tetti, l’adeguamento normativo degli impianti o la ricostruzione di parti danneggiate da eventi eccezionali. I criteri di ripartizione variano.
Il più comune è quello proporzionale ai millesimi di proprietà. Per servizi utilizzati in modo differenziato, la divisione avviene in base all’uso effettivo. Se invece una parte comune serve solo alcuni condomini, i costi sono a loro esclusivo carico. Le spese indivisibili, come quelle relative a fondazioni o fognature, devono essere sostenute da tutti. Quelle divisibili, come scale secondarie o lastrici solari, solo da chi ne trae beneficio. L’assemblea condominiale delibera il piano spese annuale. In caso di affitto, le ordinarie spettano in genere all’inquilino, mentre le straordinarie restano a carico del proprietario.
Condominio: la clausola da inserire per evitare di pagare i debiti per colpa degli inquilini morosi
Un noto esperto di diritto italiano, l'avvocato Angelo Greco, ha parlato di questo argomento sulle sue pagine social, rivelando che, in un condominio, qualora qualcuno non pagasse le quote, gli altri inquilini potrebbero essere obbligati a farlo al suo posto. L'esperto ha spiegato, in effetti, che, nel caso di alcune spese nei confronti di fornitori esterni, come possono essere le ditte di ristrutturazione, se un condomino non riesce a pagare la sua quota, quest'ultima potrebbe essere pagata dagli altri condomini. In particolare, il Codice Civile spiega che, prima di tutto, il creditore può agire contro il Conto Corrente condominiale, per recuperare i soldi persi. Qualora non ci fossero soldi a sufficienza nel Conto Corrente condominiale, potrà farlo nei confronti dei debitori morosi. Qualora questi ultimi non paghino, però, il creditore potrà chiedere le quote agli altri condomini, che hanno già pagato la loro quota millesimale.

C'è, però, per fortuna, un metodo che evita, ai condomini che hanno pagato, di essere costretti a pagare di più, per colpa di altri. L'avvocato Angelo Greco ha, infatti, spiegato che si può inserire una clausola, nel contratto con il fornitore, in cui si prevede esplicitamente che venga vietato ai fornitori di agire nei confronti dei condomini in regola con il pagamento, e di pignorare solo i beni dei condomini morosi: in questo modo, chi ha già pagato non dovrà farlo di nuovo, per colpa di altri. Ricordatevi sempre di questa clausola, dunque!
Visualizza questo post su Instagram