Un'influencer italiana molto conosciuta è stata in Giappone e qui ha scoperto il prezzo della frutta restandone veramente di stucco: ecco quanto costano solo due mele. Ma non è tutto, c'è anche un'usanza particolare che in Italia non è mai stata contemplata.
C'è chi racconta i viaggi con una semplice foto, chi con un video e chi, invece, riesce a trasformare ogni dettaglio in una vera e propria esperienza da vivere. È il caso di Territiracconta, influencer italiana e affermata travel blogger, che ha portato i suoi follower alla scoperta di una delle abitudini più curiose e sorprendenti del Giappone: la frutta perfetta. Ma non si tratta solo di mele e pere ben mature. Parliamo di veri e propri gioielli della natura, selezionati con una cura quasi maniacale e venduti a prezzi da boutique di lusso.
Quanto costa la frutta in Giappone: il prezzo di 2 mele lascia di stucco
Nel Paese del Sol Levante, ogni dettaglio ha un significato. Nulla viene lasciato al caso, nemmeno quando si parla di alimenti. La frutta, in particolare, viene scelta secondo criteri estetici rigidi. Non basta che sia buona: deve essere anche bella. Questo significa assenza totale di difetti, colore uniforme e forma regolare. Le mele, per esempio, devono essere rotonde, lucide, senza imperfezioni né ammaccature. C'è una vera e propria passione per l’armonia che affonda le radici in una cultura millenaria. L’aspetto esteriore è considerato il riflesso della qualità e del rispetto per chi riceverà quel dono. Perché in Giappone la frutta è anche un regalo di pregio, una forma di cortesia e apprezzamento che viene spesso riservata ad occasioni importanti.
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A raccontarlo è proprio Territiracconta, che durante uno dei suoi ultimi viaggi ha condiviso con la sua community un dettaglio che ha lasciato molti a bocca aperta: due semplici mele possono arrivare a costare anche 6 euro. E non è un’eccezione. Si tratta di un prezzo piuttosto comune, se si considera la selezione accurata che precede l’ingresso del prodotto sul mercato. In alcuni casi, i prezzi salgono vertiginosamente. Le famose angurie a forma di cubo, per esempio, possono superare i 100 euro. Ma anche senza arrivare a questi estremi, un semplice cestino di frutta confezionato con cura può costare anche 40 euro. Si tratta di un regalo raffinato, confezionato con materiali di pregio, che può includere pochi pezzi ma dalla qualità eccelsa.

L’arte del dono e il significato della frutta in Giappone
Nel mondo occidentale regalare frutta può sembrare strano, addirittura impersonale. In Giappone è l’esatto opposto. Offrire un frutto è un gesto carico di simbolismo, una forma di rispetto profondo verso chi lo riceve. I supermercati e i negozi specializzati preparano vere e proprie confezioni regalo: scatole rigide, fiocchi eleganti, imbottiture che proteggono ogni frutto come se fosse un oggetto prezioso. È un’usanza radicata soprattutto tra i professionisti e nelle occasioni formali, ma anche nelle famiglie giapponesi c’è attenzione a questo tipo di gesto. Non è raro che, in segno di gratitudine, un medico o un insegnante ricevano in dono della frutta, accuratamente selezionata.
Il racconto di Territiracconta ha acceso la curiosità di molte persone. Non è solo una testimonianza, ma una finestra su un mondo fatto di gesti semplici, ma carichi di significato. Ogni suo post è un viaggio sensoriale che mette in evidenza quanto sia diversa, e affascinante, la cultura giapponese rispetto a quella italiana, anche nelle piccole cose. Tra l'altro, un'altra travel blogger è stata in Giappone e ha scoperto il barattolo di marmellata che si chiude da solo. Spesso, ciò che per noi è routine, in Giappone diventa cerimonia. La scelta di una mela, il modo in cui viene incartata, il contesto in cui viene regalata. Tutto contribuisce a creare un’esperienza che lascia il segno, anche comprare o soprattutto regalare la frutta. Il fatto che una confezione, molto ben curata, costi anche 40 euro, vuol dire che quando la si regala si fa un pensiero veramente di un certo tipo, di lusso.