Un noto farmacista ha rivelato che il forno a microonde può essere pericoloso, ma non per quello che pensa la maggior parte delle persone: ecco di cosa si tratta e i consigli dell'esperto.
Il forno a microonde rappresenta una delle più significative applicazioni domestiche dell’elettromagnetismo. Il principio di funzionamento si basa sulla generazione di microonde ad alta frequenza, pari a 2,45 GHz, prodotte da un componente elettronico noto come magnetron. Queste onde vengono incanalate all’interno della camera di cottura, dove interagiscono con le molecole d’acqua contenute negli alimenti. La rapida oscillazione molecolare provoca un riscaldamento interno, definito riscaldamento dielettrico, che differisce profondamente dalla trasmissione del calore nei forni convenzionali. La camera del forno, costruita come una gabbia di Faraday, impedisce la dispersione delle onde, garantendo sicurezza e contenimento dell’energia. Lo sportello, dotato di una rete metallica schermante, viene bloccato da sistemi di sicurezza che ne interrompono il funzionamento all’apertura.
I modelli più recenti offrono modalità di cottura diversificate. La cottura a microonde pura è adatta a pietanze ad alto contenuto d’acqua come ortaggi, pesce o piatti pronti. Invece, la funzione grill, grazie a una resistenza superiore, permette di gratinare e dorare, migliorando l’aspetto e la consistenza dei cibi. Alcuni apparecchi includono anche la cottura ventilata, che simula l’effetto dei forni elettrici con una distribuzione uniforme dell’aria calda. La cottura combinata sfrutta l’interazione tra microonde e grill o ventilazione, con risultati più completi e tempi ridotti. Infine, la funzione vapore consente una preparazione delicata, ideale per preservare le proprietà nutrizionali. Sebbene non sia adatto a ogni preparazione, il microonde offre rapidità, efficienza energetica e versatilità, consolidandosi come uno strumento essenziale nella cucina contemporanea.
Forno a microonde: ecco quando può essere pericoloso e perché
A proposito del forno a microonde, un noto esperto, il dottor Giacomo, famoso come 'Il socialmente farmacista', ha spiegato che questo potrebbe essere pericoloso, ma non per quello che pensano tutti. L'esperto ha, in effetti, rivelato che il forno a microonde usa radiazioni a radiofrequenza per scaldare il cibo, mediante le quali vengono fatte vibrare le molecole d'acqua al suo interno, generando, di conseguenza, calore; nonostante ciò, però, le microonde non sono onde ionizzanti, e non hanno energia a sufficienza per tagliare i legami delle cellule e dei tessuti vivi, né penetrare nel loro DNA, modificandolo. Pur non modificando il DNA, e quindi non essendo pericolosi in quel modo, ci sono due situazioni di potenziale pericolo che potrebbero nascere.
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La prima si verifica quando l'apparecchio non funziona bene: il malfunzionamento può naturalmente, creare potenziali danni al forno a microonde e al luogo in cui esso si trova. L'altro problema riguarda la difficoltà di scaldare, in modo uniforme, l'acqua contenuta nel cibo, destinata alla cottura. Questo rischia di essere un problema, quando nei cibi, ad esempio precotti, già è presente una proliferazione patogena, come una contaminazione batterica. La sua difficoltà a riscaldare in maniera uniforme rischia di non eliminare i batteri, come, invece, farebbe un altro metodo, più sicuro e sterilizzante, come quello della bollitura.

È, per questo, consigliabile non usare il forno a microonde con i cibi precotti, ma preferire la bollitura. Oppure, qualora si utilizzasse, bisognerebbe prestare attenzione che ci sia un riscaldamento e una bollitura omogenei. L'esperto consiglia, invece, di utilizzare il forno a microonde, soprattutto per scaldare le bevande liquide. Queste, infatti, in pochi secondi possono raggiungere elevatissime temperature e, dunque, i problemi collegati alla proliferazione patogena non dovrebbero presentarsi.