Incantevole, affascinante e perfetto per una gita primaverile, il borgo della Puglia di cui vi parliamo in questo articolo sembra uscito da una fiaba: l'itinerario da fare in un weekend del mese di aprile.
Nel cuore della Valle d’Itria, il borgo di Locorotondo si distingue come uno dei borghi più affascinanti della Puglia. Inserito ufficialmente tra i Borghi più belli d’Italia, questo piccolo centro colpisce immediatamente per la sua armonia architettonica e la straordinaria cura con cui è mantenuto. Le sue strade lastricate e i vicoli immacolati conducono alla scoperta di un paesaggio urbano unico, in cui spiccano le celebri case con i tetti a punta, chiamate cummerse.
Queste abitazioni rappresentano un vero simbolo del borgo. Costruite a partire dal 1300, utilizzano la stessa tecnica a secco impiegata anche per i trulli. I tetti spioventi sono coperti da lastre calcaree, conosciute come chiancarelle, e venivano progettati per raccogliere l'acqua piovana e proteggere gli interni dalle intemperie. Questa soluzione architettonica, oltre a essere funzionale, dona al borgo un aspetto fiabesco e senza tempo.
Puglia: perché visitare il borgo di Locorotondo ad aprile
Aprile è uno dei mesi ideali per visitare Locorotondo. Il clima è mite e la primavera colora il centro storico di profumi e fioriture, che adornano balconi e facciate, creando uno scenario perfetto per una passeggiata. In mattinata, il centro storico invita a perdersi tra i suoi vicoli ordinati, tra archi in pietra, cortili nascosti e balconi fioriti. Le cummerse appaiono come piccole sculture architettoniche, tutte orientate con eleganza verso la luce. Tra gli edifici più rappresentativi si trova Palazzo Morelli, un bell’esempio di barocco locale. La sua facciata in pietra lavorata racconta lo splendore architettonico della zona e offre uno spunto interessante per gli appassionati di arte e storia. A pochi passi, si erge la Chiesa Madre di San Giorgio, imponente costruzione con facciata neoclassica. L’interno custodisce affreschi, stucchi e decorazioni di notevole pregio, testimoniando la ricchezza spirituale e culturale del borgo.

Il pranzo è l’occasione per scoprire la cucina locale, semplice e profondamente legata alla terra. Piatti tradizionali come fave e cicorie o la cialledda – una zuppa contadina preparata con pane raffermo, pomodori e aromi mediterranei – raccontano la storia gastronomica della regione. Ad accompagnare il pasto, non può mancare un calice di vino bianco DOC di Locorotondo, rinomato per la sua freschezza e il profumo delicato. Il pomeriggio prosegue con una sosta alla Villa Comunale, un piccolo belvedere immerso nel verde, da cui si può godere una vista a perdita d’occhio sulla Valle d’Itria. In lontananza si scorgono i trulli, le masserie e i filari di vigneti, che rendono il paesaggio rurale ancora più suggestivo. Poco distante, il belvedere di Santa Maria della Greca offre un altro punto panoramico indimenticabile, perfetto per chi desidera osservare il tramonto sulle colline.
La festa di San Giorgio
Chi visita il borgo tra il 22 e il 23 aprile, inoltre, può assistere alla festa di San Giorgio, patrono di Locorotondo. Durante questi giorni il centro si anima con celebrazioni religiose, bancarelle, musica e prodotti tipici. L’atmosfera è quella delle feste autentiche di paese, dove tradizione e partecipazione collettiva si fondono in un’esperienza coinvolgente. Nel mese di aprile, inoltre, la natura circostante regala paesaggi rigogliosi e tranquilli. I visitatori possono imbattersi in mercatini locali, dove trovare oggetti artigianali e specialità gastronomiche che raccontano la vera anima della Valle d’Itria. Locorotondo si conferma così una meta ideale per chi cerca un luogo dove architettura, natura e tradizione convivono in perfetto equilibrio. Le sue cummerse, uniche nel loro genere, sono il segno distintivo di un borgo che sembra davvero uscito da una fiaba.