Le prove Invalsi continuano: ecco quando è previsto il termine per quest'anno e cosa è cambiato negli ultimi anni.
Le prove INVALSI costituiscono un sistema di valutazione standardizzato adottato su scala nazionale per misurare, in momenti strategici del percorso scolastico, il livello di apprendimento degli studenti italiani. Tali prove, oggettive e uniformi, vengono somministrate a tutti gli alunni di determinate classi, al fine di rilevare in modo sistematico le competenze acquisite in Italiano, Matematica e Inglese. Non si tratta di test mnemonici, bensì di strumenti volti a valutare la capacità di ragionamento, l'applicazione delle conoscenze e la comprensione di testi o situazioni problematiche. Le somministrazioni avvengono nella classe seconda e quinta della scuola primaria, nella terza classe della scuola secondaria di primo grado e nella seconda della scuola secondaria di secondo grado.
I test si svolgono in primavera. Nella scuola primaria vengono somministrati in formato cartaceo, mentre per i gradi superiori si svolgono in modalità computer based, e cioè al PC. I risultati non incidono sulla valutazione individuale degli studenti ma vengono espressi attraverso livelli descrittivi delle competenze raggiunte. Le finalità delle prove INVALSI sono molteplici. Oltre a offrire una misura affidabile del livello di apprendimento medio su scala nazionale, esse permettono di individuare punti di forza e criticità all'interno del sistema scolastico. Inoltre, rappresentano un utile strumento per comprendere dinamiche complesse quali la dispersione scolastica, le disuguaglianze territoriali e le differenze di genere nell’accesso e nel rendimento scolastico. Infine, i dati raccolti contribuiscono all’autovalutazione degli istituti scolastici, fornendo indicatori utili alla pianificazione di strategie educative più efficaci.
Prove Invalsi 2025: ecco quando termineranno e cosa è cambiato negli ultimi tempi
Calendario Prove 2025
Nel corso di questo mese, sono iniziate le prove Invalsi per il tredicesimo grado scolastico, e cioè per l'ultimo anno della Scuola secondaria di secondo grado. Come si legge nel calendario ufficiale dell'Istituto Invalsi, le prove di italiano, matematica e inglese sono iniziate il 3 marzo, e si terranno, in date diverse, fino al 31 marzo. È con il termine del mese di marzo che termineranno le prove Invalsi per l'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, ma tra aprile e maggio se ne terranno altre.

Le prove per gli studenti della terza media si terranno, infatti, dal primo al 30 aprile, mentre quelle per gli studenti del secondo anno della scuola superiore si terranno dal 12 al 30 maggio, sempre in date differenti. Non si prevedono, per gli studenti del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado, le prove in lingua inglese. Per quanto riguarda, invece, gli studenti della scuola primaria, la prova d'italiano si terrà il 7 maggio, quella di matematica il 9 maggio e quella in inglese il 6 maggio. A differenza degli studenti della scuola secondaria, di primo e secondo grado, per gli studenti della scuola primaria le prove saranno in formato cartaceo.
Cosa è cambiato negli ultimi tempi
A proposito dell'evoluzione delle prove Invalsi, oggi, il presidente dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione - INVALSI, Roberto Ricci, ha spiegato che sono cambiate diverse cose, durante la storia delle prove. In particolare, è cambiato qualcosa sull’approccio delle istituzioni scolastiche italiane nei confronti delle informazioni fornite dalle prove INVALSI. Lo dimostra l’alto numero di accessi registrati sulla nuova piattaforma dedicata alla consultazione degli esiti. Sebbene questi dati non possano sostituirsi al giudizio educativo, offrono un supporto concreto alle decisioni e permettono di ipotizzare percorsi di intervento mirati.
In parallelo, spiega ancora il presidente Ricci, cresce la partecipazione dei docenti ai corsi di aggiornamento promossi sulla piattaforma S.O.F.I.A., segno di un crescente interesse verso l’utilizzo del dato come strumento professionale. L’interazione sempre più strutturata tra scuole e INVALSI ha generato una collaborazione proficua, fondata sull’obiettivo condiviso di migliorare il percorso scolastico degli studenti e delle studentesse. L'ampia mole di informazioni disponibili consente oggi di progettare azioni di miglioramento basate su elementi concreti, per restare al passo con i cambiamenti. Questo, pur richiedendo una costante revisione delle pratiche, anche da parte dell’Istituto stesso. In questo contesto, il dialogo continuo con le scuole diventa essenziale per interpretare con precisione le esigenze reali, sia collettive che individuali.
L'introduzione delle nuove tecnologie
Il focus, infatti, si sta spostando dal semplice punteggio alla valutazione delle competenze effettive dimostrate dagli studenti. Le prove nazionali, lette insieme alle osservazioni interne dei singoli istituti, permettono di ottenere una comprensione più completa e aderente alla realtà. Secondo quanto spiegato dal presidente Invalsi, dunque sta emergendo, una nuova cultura dell’analisi dei dati, finalizzata a sostenere ogni studente nel proprio percorso, valorizzando sia chi affronta difficoltà sia chi esprime un potenziale elevato. In questa direzione, l’utilizzo dettagliato e mirato delle informazioni raccolte può rendere concreta l’idea, a lungo discussa, di una didattica davvero personalizzata. Nuovi strumenti come l’Intelligenza Artificiale e il Learning Analytics si rivelano, infine, particolarmente efficaci per realizzare obiettivi educativi centrali sin dalla nascita del sistema scolastico italiano.