Cuffie bluetooth: fanno male alla salute? Il fisico Schettini scioglie ogni dubbio

Le radiazioni delle cuffie bluetooth fanno male alla salute, oppure no? Il fisico Vincenzo Schettini scioglie ogni dubbio, e rivela in quale caso le cuffie potrebbero far male.

Le cuffie vantano una storia tecnologica lunga oltre un secolo, attraversando epoche e trasformazioni significative. Da strumenti di comunicazione specializzati sono diventate dispositivi indispensabili per l'ascolto personale e professionale. La loro origine risale alla fine del XIX secolo. Il primo passo verso il modello moderno avvenne nel 1910, quando Nathaniel Baldwin, ingegnere statunitense, realizzò nella propria cucina un dispositivo dotato di due auricolari connessi da una fascia. Questa invenzione fu inizialmente adottata dalla Marina militare degli Stati Uniti, aprendo la strada allo sviluppo industriale delle cuffie. Nel corso del XX secolo, l’evoluzione fu rapida e profonda. Negli anni Cinquanta, le cuffie iniziarono a essere progettate per l’intrattenimento domestico. Nel 1958, John Koss introdusse le prime cuffie stereo, progettate espressamente per l’ascolto musicale. Con l’arrivo del Sony Walkman negli anni Settanta, si affermò un nuovo standard: cuffie leggere, portatili, pensate per un uso personale in mobilità.

L’avvento della tecnologia Bluetooth, sviluppata da Ericsson nel 1994, ha segnato una svolta. Dopo una fase iniziale di sviluppo, fu con la versione 1.1 nel 2001 che vennero introdotti i profili audio HSP e HFP. Nel 2003, l’arrivo del profilo A2DP consentì per la prima volta lo streaming stereo wireless, ponendo le basi per l’era delle cuffie senza fili. Le cuffie Bluetooth moderne si distinguono per un’ampia gamma di funzionalità, tra cui la cancellazione attiva del rumore, i comandi touch e gli assistenti vocali integrati. Il lancio degli AirPods da parte di Apple nel 2016 ha rappresentato un momento determinante. Entro il 2020, questi dispositivi avevano già conquistato una quota dominante nel mercato. Ora, nel 2025, moltissime persone utilizzano le cuffie Bluetooth, sia per ascoltare la musica che per effettuare telefonate.

Cuffie bluetooth: fanno male oppure no? Ecco la spiegazione

Ma, a questo punto, risulta automatico farsi una domanda importante: le cuffie bluetooth possono far male alla salute, con le loro radiazioni? A tale quesito ha risposto un famosissimo esperto di fisica, il professor Vincenzo Schettini. Prima di tutto, l'esperto ha spiegato che sia i cellulari che i forni a microonde emettono radiazioni non ionizzanti: si tratta, cioè, di onde elettromagnetiche che non hanno energia sufficiente a modificare la struttura della materia e indurre mutazioni nel DNA. Queste, però, possono provocare il riscaldamento dei tessuti: per questo, avvicinare il cellulare alle orecchie per parlare al telefono non è pericoloso, ma parlare ore ed ore potrebbe riscaldare tanto le nostre orecchie. Per evitare che ciò accada, si usano le cuffie. Ma quelle Bluetooth sono più pericolose delle cuffie con i fili?

Cuffie bluetooth fanno male
Cuffie con i fili e bluetooth. (Fonte: Instagram - @lafisicachecipiace).

Fortunatamente, no: l'esperto ha, infatti, spiegato che non ci sono emissioni di radiazioni elettromagnetiche significative, in nessuno dei due casi. Con la tecnologia Bluetooth, in particolare, le emissioni sono a bassa potenza, e inferiori rispetto a quelle del cellulare. Le cuffie Bluetooth, dunque, non fanno male alla salute. C'è, però, un monito da fare, che riguarda qualsiasi tipo di cuffie: non bisogna, infatti, mai superare un certo volume: ascoltare musica a livelli troppo alti e per periodi prolungati, spiega infatti il professor Schettini, può essere molto dannoso per l'udito. L'OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia, in generale, di tenerci sotto i 70 decibel: fate, dunque, attenzione a questo elemento.